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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Conegliano

Sfila lo smartphone e colpisce alla testa il proprietario, condannata

Lucia Busetto, 27enne residente a Venezia, era a processo per rapina e lesioni insieme a Marco Fasan, l'uomo che si è tolto la vita in carcere a Treviso il 17 dicembre del 2019. Secondo l'accusa avrebbero rapinato un residente a Spresiano, che sarebbe stato colpito con un portacenere

Era stata parte attiva nella rapina, avvenuta il 25 marzo del 2016 a Conegliano, ai danni di un uomo a cui aveva sottratto il cellulare. Poi, quando il malcapitato si era reso conto di tutto, lo aveva colpito con un posacenere sulla testa. Lucia Busetto, una veneziana 27enne difesa a processo dall'avvocato Remo Lot, è stata condannata a 1 anno e 5 mesi, oltre che a una ammenda di 350 euro (con la sospensione della pena) per i reati di lesioni aggravate e rapina. A processo con lei sarebbe dovuto esserci anche Marco Antonio Fasan, 38enne di Tarzo che però si è suicidato in carcere nel febbraio del 2019.

Secondo le accuse la Busetto, che al tempo era la compagna dell'uomo impiccatosi nel carcere di S. Bona, avrebbe avvicinato la vittima con la scusa di farsi dare delle sigarette e soldi. Ma la donna sarebbe riuscita a sfilare il telefono dell'uomo, residente a Spresiano. Resosi conto di non avere più lo smartphone, questi avrebbe cercato di inseguire la Busetto e Fasan ma sarebbe stato colpito alla testa con un portacenere che la 27enne aveva prelevato dal tavolo di un locale.

Il 38enne, per il quale è stata pronunciata l'estinzione del reato, si era tolto la vita il 17 dicembre del 2019, all'interno della cella d'isolamento del carcere di Treviso dove era stato appena trasferito a seguito di una lite con un altro carcerato. Fasan si trovava  in galera da alcuni mesi per espiare una pena definitiva per furto che avrebbe terminato di scontare nel gennaio del 2021. L'uomo, che era di origine cilena e che un mese prima aveva perduto il padre,  aveva già cambiato due volte la cella per liti con i compagni. L’ultima volta proprio lunedì 17, dopo aver avuto un diverbio con un compagno che, a suo giudizio, non faceva la propria parte nelle pulizie. Pare che i due si fossero messi le mani addosso e Fasan avesse riportato qualche lieve ferita

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