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Cronaca

Contachilometri taroccati in provincia: 22 le attività coinvolte

Giro d'affari per centinaia di migliaia di euro tra Conegliano, Oderzo, Castelfranco e Mogliano. 70 le aziende e 1500 i veicoli controllati

TREVISO Duro colpo della polizia stradale di Treviso al fenomeno del cosiddetto “taroccamento” dei chilometri delle auto usate nella Marca. Sono stati infatti sequestrati 76 veicoli usati in vendita con chilometraggi abbassati complessivamente per circa 3 milioni di chilometri. Indagati per tentata frode in commercio 22 cittadini italiani per lo più trevigiani e titolari delle 15 rivendite della provincia di Treviso coinvolte nell’attività illegale.

L'operazione, denominata "Usato Sicuro", si è svolta negli ultimi quattro mesi nelle zone di Oderzo, Mogliano Veneto, Conegliano e Castelfranco, per un totale di 1500 veicoli sottoposti a verifiche di rito e 70 aziende in cui si sono realizzati dei sopralluoghi. A mettere la polizia sulle tracce di queste attività illegali sono stati a monte alcuni registri di auto in leasing ai quali non combaciavano i chilometraggi delle rispettive auto poi messe in vendita. L'attività investigativa svolta si è infatti basata prevalentemente sull’analisi di veicoli provenienti dalle maggiori società di leasing presenti sul territorio nazionale quali: Alphabet, Ald-Axus, Arval, Avis, Cerved, Europcar, Flex Rent, hertz, Ing Lease, Leasys, Sg Leasing. Tali mezzi, successivamente al loro ritiro da parte dei leasing dai rispettivi locatari, venivano acquistati dalle varie autorivendite presenti nella provincia di Treviso per poi essere rimessi in vendita, ma in taluni casi dopo averne abbassato il chilometraggio. In particolare, da un primo esame dei numerosi dati forniti dalle società, si è potuto notare che molte ditte presenti nel territorio trevigiano pubblicizzavano la vendita dei veicoli attraverso i propri siti internet o portali online come ”Autoscout24” e "Subito.it" o attraverso riviste specializzate nel settore, attirando il potenziale acquirente attraverso l’esposizione del chilometraggio già alterato di ogni veicolo.

In particolare le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Treviso e dal Pubblico Ministero De Biasi, hanno permesso di ottenere il sequestro di 78 veicoli, impedendone l’acquisto da parte di terzi in buona fede ed il conseguente gravissimo danno per la collettività, e la denuncia di 22 persone titolari delle 15 autorivendite coinvolte. Ai veicoli sono stati infatti ridotti complessivamente circa 3milioni di chilometri, con una media di oltre 33mila chilometri di ribasso per ogni veicolo posto in vendita. In alcuni casi si è accertata poi la riduzione del chilometraggio su auto del valore di oltre 50mila euro, portate da circa 150mila km a meno di 50mila, mentre altre ancora venivano taroccate persino due volte (la prima per tentare la truffa, la seconda per riportare a norma il tutto per evitare i controlli delle forze dell'ordine). Facile immaginare il margine di guadagno su taroccamenti di questo genere. Infatti, considerando che un veicolo usato può aumentare significativamente il suo prezzo di vendita se presenta un chilometraggio più basso, è possibile stimare in diverse centinaia di migliaia di euro i maggiori introiti per i venditori truffaldini. 

Tutti i veicoli sono stati comunque sottoposti a sequestro, mentre per i soggetti titolari delle varie autorivendite coinvolte si configura il reato di tentata frode in commercio. Infine, sono stati individuati anche altri 9 veicoli oggetto di contraffazione del chilometraggio, ma non presenti nelle rivendite in quanto già venduti a terzi verosimilmente ignari della frode subita. Fortunatamente però, nelle centinaia di veicoli controllati, è emersa una percentuale di illecito inferiore al 10% a dimostrazione del fatto che il tessuto imprenditoriale del settore risulta comunque sano.

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