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Incidenti sulle strisce pedonali: 25 morti investiti da inizio anno in Veneto

Pubblicati i dati dell’Osservatorio Asaps-Sapidata diffusi dall'Associazione sostenitori della Polizia stradale sul fenomeno degli investimenti sulle strisce pedonali. Il commento di Zaia: «Fondamentale continuare il lavoro sui giovani»

Sono ancora troppi gli investimenti sulle strisce pedonali in Veneto. Da inizio anno sono già 25 i pedoni uccisi sulle strisce: un numero che purtroppo si aggiunge alle stragi sulle strade del sabato sera. A dirlo sono i dati dell’Osservatorio Asaps-Sapidata, diffusi dall'associazione sostenitori della polizia stradale sul fenomeno degli investimenti sulle strisce pedonali.

«Servono responsabilità e attenzione - commenta il Governatore del Veneto, Luca Zaia -: tanto si sta facendo, ma deve cambiare anche il paradigma culturale di chi affronta la strada. Guidare non è un gioco, lo sappiamo bene, ma troppo spesso ce lo dimentichiamo, accompagnati dalla fretta, dalla frenesia e dalla distrazione. In Veneto, da inizio anno, abbiamo avuto già 25 pedoni uccisi sulle strisce: un numero che purtroppo si aggiunge alle stragi del ‘sabato sera’. La campagna di comunicazione che abbiamo lanciato come Regione va esattamente in questa direzione. Partendo dai giovani delle scuole sono nati dei messaggi che intendono richiamare alla responsabilità».

Concorso per le scuole

«Il concorso di idee rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e alle scuole di formazione professionali è nato con lo scopo di suscitare consapevolezza nei ragazzi, invitandoli a realizzare contenuti sul tema della sicurezza, declinati nei tre concetti chiave di libertà, responsabilità e sicurezza – prosegue il Governatore del Veneto -. Abbiamo raccolto quasi 100 proposte e questo dà la dimensione dell’attenzione sul tema. I vincitori, studenti dell’Istituto Isis ‘Obici’ di Oderzo, con il cortometraggio "Non è solo un gioco", hanno creato un parallelismo tra un episodio reale e un momento di gioco con le macchinine: in entrambi i casi, una distrazione può avere conseguenze gravi sulla vita degli altri. Con questo messaggio, specie in questo periodo festivo con tante persone nelle località di villeggiatura, voglio rilanciare un appello alla coscienza di tutti coloro che si mettono alla guida: un dettaglio o una distrazione possono stravolgere tante vite. Sviluppiamo assieme il paradigma della sicurezza stradale, pensando prima agli altri utenti della strada piuttosto che alle nostre esigenze di mobilità. Creeremo assieme una viabilità migliore e più sicura» termina Zaia.

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