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Cronaca

Island Guizzo e Ottorino Stefani: ecco il giusto riconoscimento all'arte di due paesaggisti montelliani

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Uno spazio di risulta, per giunta al “pusterno” e relegato dietro alla sede municipale, fra un ampio parcheggio, gli spogliatoi fatiscenti e lo spazio a magazzino di un’attività commerciale, il tutto in onore ad Ottorino Stefani. Più che apparire come onoreficienza, appare invece come la mortificazione per una scelta che odora tanto di extrema ratio. La consueta e già vista scelta dell’ultimo momento, priva di progettualità, che rischia di sminuire, anzichè esaltare l’arte e la personalità dell’illustre cittadino a cui è dedicata. Il tutto, solo per non venire incontro e dare il giusto supporto a persone che si prodigano in maniera disinteressata, ma passionale, per la vita culturale cittadina.

Stefani è stato e con l’arte che abbiamo ereditato, lo sarà sempre un eccellente promotore del paesaggio veneto (per quanto rimasto) e quello Montelliano nello specifico. Studioso degli autori del ‘500, della scultura neoclassica del Canova e sempre promotore indiscusso della cultura veneta, anche in periodi aridi in tal senso. Ci pare pertanto avvilente nei suoi confronti la scelta adottata dall’amministrazione. Speriamo ciò non succeda anche con l’altro grande autore, per troppo tempo dimenticato, al quale Volpago diede i natali e i motivi iniziali della sua arte, Island Guizzo, paesaggista e ritrattista di fama nazionale, in onore al quale la Civica per Volpago chiede ufficialmente che gli venga riconosciuto quanto prima in paese uno spazio che sia adeguato alla sua personalità e alla sua arte. Un luogo dedicato che sottolinei anche la singolarità del nome proprio “Island”, per non confonderlo con altre vie già dedicate a personalità con lo stesso cognome, si chiede inoltre anche la posa di una lapide commemorativa nel luogo in cui un tempo sorgeva la sua casa natale, nello stesso modo in cui Treviso a suo tempo riconobbe l’importanza della letteratura di Comisso, grande amico del Guizzo ed eccelso cantore della terra veneta con la lapide nei pressi di ponte San Martino.

Già alcuni cittadini di propria iniziativa si stanno impegnando per risvegliare il ricordo di Island, in stretta collaborazione con gli eredi, ora residenti a Roma, e alcune istituzioni culturali del territorio. Per quanto concerne la risposta all’accusa di assenza dell’amministrazione alla serata montebellunese in onore di Stefani, giustificata dal primo cittadino volpaghese a stretto raggio di curva con un “non riusciamo davvero ad arrivare dappertutto” causa l’imminente referendum, ci chiediamo cosa ci stiano a fare gli assessori alla cultura Mazzochel e al turismo Rigatti, mancando proprio a questi appuntamenti che li vedrebbero interessati di prima persona e per i quali sono anche ben stipendiati.

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