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Cronaca

Tre giorni di lutto per la tragedia di Mestre. Le indagini: «Tutte le possibilità al vaglio»

Il prefetto di Venezia, in conferenza stampa, ha fornito i dati al momento consolidati: sono 21 le vittime dell'incidente di ieri sera, sette delle quali identificate, tra cui due minorenni

Tre giorni di lutto con bandiere a mezz'asta in tutta la Regione. La richiesta è stata inviata alla presidenza del Consiglio dei ministri dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e dal governatore, Luca Zaia, per commemorare le vittime della tragedia che ha colpito Mestre ieri sera. Lo ha comunicato oggi il prefetto lagunare, Michele Di Bari, all'indomani dell'incidente costato la vita a 21 persone, per la maggior parte turisti stranieri. «Gli interventi sono stati tempestivi, Comune e Regione hanno lavorato alacremente» ha detto il prefetto «Ora è un momento di lutto per tutti, in cui stare in silenzio».

I dati consolidati, al momento, parlano di 21 persone decedute, tra le quali due minori. Di queste, 7 sono state identificate: sono l'autista trevigiano, Alberto Rizzotto, 5 ucraini e un tedesco. I feriti sono invece 15, undici dei quali già identificati: quattro ucraini, un tedesco, un francese, un croato, due spagnoli e due austriaci; tre sono minorenni, una giovane ucraina ricoverata a Padova, e due all'ospedale di Treviso.

Come precisato dal capo di Ca' Corner, il Centro coordinamento soccorsi ha avuto contatti con i consolati dei Paesi di appartenenza delle persone coinvolte nell'incidente, ma le notizie sono inoltrate in via ufficiale dalla Sala Situazione presso il ministero dell'Interno. «Ora attendiamo l'esatta identificazione delle persone - ha precisato Di Bari -, poi saranno fornite notizie più appropriate». Nel frattempo, in queste ore si sta creando una rete solidale per ospitare i parenti di vittime e feriti, che in queste ore stanno arrivando - o sono già arrivati - in città. Per il momento, ha confermato il prefetto, «sono già arrivati a Venezia i nuclei familiari di tre delle persone coinvolte».

Nessun dettaglio è stato fornito sulla dinamica di quanto successo, ancora troppo presto per avere una versione certa. «Sull'incidente girano voci infondate - ha aggiunto Di Bari - Per capire i fatti dobbiamo osservare ciò che la magistratura stra facendo. L'intera vicenda, dal punto di vista di polizia giudiziaria, è di competenza della Procura». Al momento gli inquirenti non escludono nulla, «sono in corso accertamenti capillari». Il prefetto non si sbilancia nemmeno sul possibile coinvolgimento di un altro veicolo nell'incidente: «Tutte le possibilità sono al vaglio»: ha chiosato laconico.

Il comunicato del camping di Marghera

Il Gruppo Human Company, proprietario di hu Venezia camping in town, struttura che ospitava le persone coinvolte nell’incidente avvenuto ieri a Mestre, esprime il suo profondo cordoglio per le vittime della tragedia e dichiara quanto segue: “In questo momento così drammatico e senza precedenti siamo vicini alle famiglie degli ospiti della nostra struttura oltre che ai familiari dell’autista, e stiamo facendo tutto il possibile per contribuire alla gestione dei soccorsi. Tutta l’azienda e tutto il nostro personale in loco sono a disposizione per facilitare le operazioni e dare supporto agli ospiti, alle loro famiglie e ai soccorritori. Stiamo inoltre collaborando con le Autorità competenti impegnate nell’identificazione dei passeggeri”, commenta Domenico Montano, Direttore Generale di Human Company. Il servizio di navetta che collega la struttura a Venezia è gestito da una società locale di trasporto passeggeri ed è riservato agli ospiti che vogliono raggiungere il centro della città lagunare e rientrare. Trattandosi di un servizio navetta, i biglietti possono essere acquistati alla reception, non sono nominativi e possono essere utilizzati dagli ospiti in qualsiasi momento della giornata.

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