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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Monastier di Treviso

Mamma napoletana muore lungo la A4, patteggia un 57enne

Debora Liberati, 45 anni, perse la vita la sera del 9 febbraio del 2019 sull'autostrada che da Venezia conduce a Trieste in un sinistro avvenuto nel territorio comunale di Monastier. La sua vettura venne centrata due volte e la donna morì sbalzata fuori dall'abitacolo

Erano le 19 del 9 febbraio del 2019 quando la vita di Debora Liberati, una donna originaria di Napoli ma residente da qualche tempo a Meolo, in provincia di Venezia, finì sull'asfalto della autostrada A4, nel territorio comunale di Monastier. La 45enne era a bordo di una Peugeot 106 quando una vettura guidata da un kosovaro di 57anni fece un sorpasso a forte velocità. Rientrando la sua macchina toccò quella della Liberati, che dopo un paio di testa coda finì per sbattere contro il guard rail di un piazzola per la sosta. L' auto della donna rimbalzò e termino sottosopra in mezzo alla carreggiata: in quel momento sopraggiunse una Bmw guidata da una cittadina bulgara che, non essendosi accorta di nulla, la centrò in pieno. Debora, a causa del violento urto, venne sbalzata fuori dall'abitacolo, riportando delle lesioni al collo che alla fine risultarono fatali. Entrambi i conducenti vennero indagati dalla Procura di Treviso per omicidio stradale.

Per quell'incidente S.B. ha patteggiato 1 anno e 2 mesi di reclusione mentre P.G., la donna bulgara, sembrerebbe essere tornato nel suo paese d'origine. Non essendoci prova dell'avvenuta notifica della chiusura delle indagini il giudice ha disposto che il fascicolo torni al gip, facendo di fatto ricominciare l'intero procedimento dall'inizio. I familiari della Liberati sono stati tutti risarciti e non si costituiranno come parte civile nell'eventuale processo contro la guidatrice straniera.

Debora, si era da poco trasferita a Meolo. Dopo la separazione dal marito, presso cui vive il figlio di 18 anni mentre la figlia di 13 anni stava con lei, aveva deciso di raggiungere i quattro fratelli che risiedono in Veneto da diversi anni e avvicinarsi anche alla madre che abita con una figlia vicino a Montebelluna. La donna era arrivata in provincia di Venezia dopo aver concluso il lavoro di badante durato due anni, nel corso dei quali aveva assistito un'anziana in Toscana. Aveva fatto tanti lavori, anche la lavapiatti, e sperava che sostenuta dai familiari avrebbe potuto trovare più facilmente un'occupazione in Veneto. La sera dell'incidente si stava recando proprio a un colloquio di lavoro a San Donà. Nel sinistro che le è costato la vita, avvenuto tra i caselli di Meolo e Noventa, erano rimaste coinvolte altre 4 persone, tutte ferite fortunatamente senza gravi conseguenze.

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