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Cronaca Oderzo

Allontanato da casa accusa: «Io vittima del vizio del gioco che si è preso mia moglie»

L'uomo, un tunisino di 56 anni, è accusato dalla moglie, una coetanea anche lei tunisina, di maltrattamenti familiari, tra cui una aggressione che le avrebbe provocato una frattura alla faccia

«E' un violento, mi mette le mani addosso anche davanti a nostro figlio» dice lei, dopo che nell'ultimo episodio denunciato le avrebbe tirato un pugno in faccia fratturandole l'orbita e confinandola a casa con una prognosi di 30 giorni. E stamattina giovedi 30 ottobre, si è svolto l'interrogatorio di garanzia di un tunisino di 56 anni, accusato dalla moglie, una coetanea anche lei tunisina, di maltrattamenti familiari.

Fatti, accaduti a Oderzo, che si sarebbero trascinati negli anni, quasi una decina. Ogni sera la stessa storia: umiliazioni verbali, soprusi, intimidazioni e violenze. Il gip al termine dell'udienza ha convalidato la misura cautelare cui l'uomo è stato sottoposto, costretto ad allontanarsi dalla casa familiare e con il divieto di avvicinamento alla parte offesa. «Sono anni che mi maltratta - ha spiegato la donna nella denuncia che ha presentato il 13 ottobre scorso, alla fine dell'ennesimo diverbio trasformatosi in una aggressione fisica - io non ne posso più. Lui è così, violento, dovete fermarlo».

Il 56enne, difeso dall'avvocato Massimiliano Bruni, ha deciso di rispondere alle domande del gip. Ha sostenuto di essere «vittima del vizio del gioco che si è preso mia moglie». L''uomo avrebbe spiegato che i diverbi nel corso degli anni non sarebbero dovuti al suo carattere irascibile ma proprio al fatto che la donna dissiperebbe quanto lui porta a casa come stipendio in puntate alle macchinette. «Voleva - ha detto - mettere in vendita addirittura la casa, che abbiamo comperato insieme facendo tanti sacrifici, con il solo scopo di recuperare somme da potersi giocare. Per questo ci sono forti dissidi tra di noi e i rapporti non sono più quelli di una volta. Ma io non l'ho mai maltrattata. E' successo che nell'ultima discussione abbia perso la testa perché lei stava per andare all'agenzia immobiliare e allora non ci ho più visto e le ho tirato uno schiaffo molto forte sul viso che l'ha fatto cadere su una staccionata».

A riprova di quanto sostenuto il 56enne tunisino ha detto di avere prove inconfutabili. «Per la sua dipendenza dal gioco - ha precisato - mia moglie è in cura da anni al Sert di Oderzo, dove vede regolarmente uno psicologo. Anche i carabinieri sanno di questo problema, le sue denunce per liberarsi di me non sono infatti una cosa recente, già nel 2018 ci aveva provato ma tutte le accuse erano cadute e sono stato scagionato».

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