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Cronaca Paese

Marianna Cendron, i genitori a "Chi l'ha visto": «Riaprire le indagini»

Si riaccendono i riflettori sulla ragazza scomparsa nel nulla il 27 febbraio 2013. Durante la trasmissione la confusa telefonata del vicino di casa che la ospitava all'epoca, Renzo Curtolo, che ha attaccato Pierfrancesco ed Emilia: «Mi parlava male dei suoi genitori». Intervenuto anche il fidanzato, Michele

Il caso di Marianna Cendron, la ragazza di Paese scomparsa nel nulla il 27 febbraio del 2013, quando aveva appena 18 anni, è tornato in tv. Ieri sera, 29 giugno, la trasmissione "Chi l'ha visto?" di raitre è tornata ad occuparsene, ospitando in studio i genitori di Mary, Pierfrancesco Cendron ed Emilia Michielin (accompagnati dall'avvocato dell'associazione Penelope, Nicodemo Gentile), decisi a far riaprire le indagini, archiviate dalla Procura di Treviso. Sono trascorsi nove anni da quando la giovane cuoca del Golf club di Salvarosa scomparve nel nulla e "Chi l'ha visto?" ha ripercorso le tappe fondamentali della vicenda e riproposto spezzoni delle prime interviste dei protagonisti, tra cui Michele, all'epoca fidanzato di Marianna, e Renzo Curtolo, il vicino di casa che la ospitava da qualche mese prima che questa sparisse. Curtolo, chiamato in causa nel corso della trasmissione, ha contattato al telefono la redazione ed è intervenuto in diretta, piuttosto confusamente e con lunghe pause tra una frase e l'altra, tanto che la conduttrice ha chiesto se fosse in qualche modo alterato. «Se avessi soldi andri a cercare Marianna, non è colpa mia se è venuta a stare da me -ha detto- lei mi parlava male dei suoi genitori». Michele invece, intervistato dall'inviato, ha raccontato di non essere mai stato geloso di Renzo e ha spiegato che: «Quand'è il suo compleanno la penso e sono triste, mi manca in certi giorni d'estate».

L'appello a riaprire il caso è legato al fatto che molte intercettazioni, secondi i legali di Penelope e la famiglia Cendron, non sono state prese in considerazione e andrebbero nuovamente analizzate. Alcune non sarebbero neppure state trascritte. E ci sono poi testimonianze misteriose come quella di Curtolo che avrebbe trovato, non distante da casa, il fanalino di una bici simile a quella che la 18enne utilizzava per spostarsi dall'autostazione di Castelfranco (che raggiungeva in corrieera da Paese) e il golf club.

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