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Cronaca

Assunta ogni lunedì e licenziata il martedì: la triste storia di una maestra precaria

La 50enne, con alle spalle un decennio di esperienza in classe, era arrivata a lavorare per 5,50 euro lordi all'ora, ovvero solo circa mille euro totali invece di 8 mila euro

Trentatrè euro l'ora, 5,50 euro lordi l'ora per un totale annuale di poco più di mille euro a fronte di circa 8mila euro che le sarebbero spettati. Questo quanto ha guadagnato una 50enne maestra di scuola elementare precaria in un anno di supplenza in un istituto comprensivo del trevigiano. La donna era stata assunta a settembre 2018 con quello che appariva essere un contratto determinato fino a giugno 2019 ma, come riportano i quotidiani locali, la realtà dei fatti era ben diversa. La 50enne, infatti, senza accorgersi firmava per venire assunta in realtà ogni lunedì e licenziata il martedì al termine del proprio orario lavorativo. Al termine dell'anno, quando si è accorta che nel proprio stipendio definitivo mancavano circa 7mila euro rispetto a quello dei colleghi, ha subito allertato il sindacato Gilda che ha a sua volta portato il caso all'Ispettorato del lavoro che, in sede di conciliazione, ha solo riconosciuto l'anno di servizio ai fini del punteggio per le graduatorie. Per ottenere quindi la differenza di stipendio che le spetterebbe, il sindacato e l'insegnante hanno deciso di rivolgersi al Giudice del lavoro nella speranza che vengano accolte le proprie istanze e dimostrare la malafede del dirigente scolastico che, a suo dire, avrebbe posto in essere un comportamento contrattualmente scorretto.

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