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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Preganziol

Entrano in casa e rubano 35mila euro, fermato un 25enne

Il giovane, che è un residente in Albania, è stato fermato domenica scorsa, 4 dicembre, mentre si stava per imbarcare per un volo verso Tirana. Il furto è avvenuto la sera del 22 novembre a Preganziol. La banda di malviventi, composta forse da tre persone, è stata scoperta dal figlio dei proprietari

Hanno forzato la porta, sono entrati nell'appartamento e grazie all'utilizzo di un flessibile hanno aperto la cassetta di sicurezza, rubando circa 35 mila euro. Ma mentre erano intenti nel furto è rientrato a casa il figlio della coppia: scoperti sono riusciti a fuggire con la refurtiva dalla porta d'ingresso, lasciando però sulla scena del crimine uno zainetto e lo flessibile. Domenica un albanese di 25 anni, ritenuto uno dei componenti della banda di "topi d'appartamento" è stato fermato dai Carabinieri della Compagnia di Treviso. Stava prendendo un volo, regolarmente pagato (e per la prenotazione del biglietto ha usato il suo passaporto) diretto dal Canova di Treviso verso Tirana. Il giovane è comparso oggi, 6 dicembre, per la convalida del fermo e l'interrogatorio di garanzia, al termine del quale il gip Carlo Colombo ha accolto le richieste della Procura, che aveva chiesto la misura cautelare in carcere.

Il fatto era successo la sera del 22 novembre scorso. Tre individui avevano forzato la porta blindata dell'ingresso di una appartamento a Preganziol. I malviventi (che non si sa, al momento, se conosessero almemno uno degli occupanti dell'immobile) sarebbero entrati forzando la porta d'ingresso. Poi avrebbero rotto il muro e con un flessibile avrebbero aperto la cassetta di sicurezza, asportando circa 35 mila euro. Ma mentre stavano finendo il "lavoro" nell'appartamento è rietrato il figlio della coppia. Dopo qualche istante di confusione i tre sono riusciti a scappare ma hanno lasciato i "ferri" del mestiere e uno zainetto sul posto, sui quali sono adesso in corso le verifiche sulle impronte digitali e le ventuali tracce di Dna da parte del Ris di Parma. Il ragazzo, che sarebbe residente in Albania, è stato bloccato dai militari dell'Arma mentre si stava imbarcando su un aereo diretto in Albania.

Nel corso dell'interrogatorio di garanzia l'uomo, trovato in possesso dei documenti personali e di 50 euro, ha negato tutte le responsabilità. Il giovane conoscerebbe gli altri due sospetti ma non si sarebbe, a suo dire,  trovato sul luogo in cui sono avvenuti i fatti.  

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