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Cronaca Fonte

Profughi a Fonte, Tondi al Prefetto: "Il numero ragionevole di ospiti da accogliere è zero"

"Alla Prefettura, è altrettanto noto che "a Onè siamo già a posto" e che altri migranti non servono in quanto abbiamo già il 25% tra stranieri e neocittadini"- Spiega il Sindaco

FONTE Il sindaco di Fonte Massimo Tondi risponde al comunicato di ieri del Prefetto Laura lega sulla questione accoglienza dei comuni: "E' noto a tutti gli Italiani che tutte le Prefetture stanno lavorando per sistemare le migliaia di migranti che le società private (ora chiamate ONG) vanno a raccogliere tutte le settimane sulle rive della Libia per portarle in Italia (e che poi rimangono qui a tempo indeterminato perchè gli amici dell'Unione Europea non ne vogliono neanche sentir parlare). - afferma il primo cittadino di Fonte Massimo Tondi - E dal febbraio 2016, tutti i Cittadini di Fonte sanno che la Prefettura di Treviso sta cercando di portare migranti all'ex Noviziato. Ma questo non vuol dire che io devo essere d’accordo".

"Alla Prefettura, è altrettanto noto, perchè tantissime volte gliel'ho detto e scritto, che "a Onè siamo già a posto" e che altri migranti non servono in quanto abbiamo già il 25% tra stranieri e neocittadini (3 volte la media nazionale) e che nelle classi delle scuole si arriva al 70%, quando il Ministero dell'Istruzione raccomanda di non superare il 30%. Abbiamo la fila di gente che viene a chiedere aiuto in Municipio con relative enormi spese sociali a carico del Comune. Perfino gli stranieri già residenti vengono a dirmi che non trovano giusto portare i migranti a Onè, che qui non c’è più lavoro e si deve andare a cercarlo altrove".

"Per non parlare della sicurezza; negli ultimi 25 anni il paese è irriconoscibile tra furti in casa, rapine a mano armata, Audi gialle e mogli di capi ISIS: qui servono Agenti di Polizia Locale e Carabinieri e non un numero imprecisato di migranti. Ma chi si vuole portare ancora a Onè? Dov'è il buon senso in questo progetto? Se la Prefettura ha un documento che attesta il mio assenso lo faccia vedere. Riguardo il numero di ospiti da far alloggiare all'ex Noviziato - continua Tondi - mi è stato scritto di un "numero ragionevole"; per me personalmente il numero ragionevole è zero proprio per quanto sopra scritto ma stasera sentirò anche il parere dei presenti.  So bene che nella verifica ULSS del febbraio 2016 si è stabilito come capienza massima un numero di ospiti pari a 77 persone ma, quello che temiamo tutti, è che tale numero possa essere superato in nome delle tante emergenze che si susseguono in tema migranti. Ora ce ne sono 22 ma domani? Tra un mese? Tra un anno? Per questo ho chiesto a tutti gli attori il numero esatto, la cifra, mai superabile in nessun caso, di ospiti che si intende portare nell’ex convento; e pretendo garanzie precise, impegni solenni e per iscritto, firmati e timbrati; ma nessuno mi ha risposto".

"A inizio di agosto la Prefettura mi aveva detto che non aveva alcun rapporto formale con la cooperativa interessata e che sarei stato informato a tempo debito; da allora non ho più sentito la Prefettura e non ho ricevuto alcunchè; sorpresa: la comunicazione è arrivata nello stesso momento in cui i migranti entravano nell'ex Noviziato alle ore 11.20  del 22 agosto 2017. Come fa la Prefettura a scrivere che io sono stato informato! Come si può scrivere che io sarei stato parte del processo decisionale? Riguardo il sopralluogo ULSS, che non ha una importanza fondamentale, per quanto ne so è stata la stessa cooperativa Consorzio Restituire a chiederlo; ma sembra non sia più necessario. Se si afferma che io non sono abbastanza bravo e chiaro a esporre le cose allora qualcuno della Prefettura venga a spiegarlo ai Cittadini questa sera alla assemblea informativa alle ore 21.00 in Municipio. Infine sono dispiaciuto di vedere sui giornali toni da "diffida". Ricordo che sono un Sindaco democraticamente eletto con i sacri voti dei Cittadini; Cittadini che devo e voglio difendere perchè come ho ripetuto mille volte, "a Onè siamo già a posto" - conclude il primo cittadino di Fonte - e per questo penso di scrivere al Presidente della Repubblica. W L’ITALIA".

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