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Cronaca Pieve di Soligo / Via Mussa Alta

Deruba un operaio in cantiere: inseguito, lo trovano a farsi una dose di droga

Rapina rocambolesca sabato 16 settembre a Pieve di Soligo: i carabinieri hanno arrestato un 53enne di Farra di Soligo con precedenti e la sua complice 43enne. I due avevano rubato il portafoglio a un operaio rimasto ferito nel tentativo di fermarli

Verso le 10.15 di sabato mattina, 16 settembre, un 50enne è entrato in un cantiere tra Via Mussa Alta e Via Carlo Conte a Pieve di Soligo: approfittando del fatto che era stata lasciata incustodita la baracca adibita ad ufficio, l'uomo è entrato all'interno rubando il portafoglio a un operaio, il quale però, accortosi del furto, si è messo subito all’inseguimento del ladro che stava scappando a bordo di una Dacia Sandero guidata da una complice. 

Il proprietario del portafoglio, nel tentativo di fermare i due ladri, si è aggrappato alla portiera dell'auto venendo trascinato per diversi metri riportando contusioni ed escoriazioni agli arti superiori ed inferiori, successivamente refertati dal pronto soccorso dell’ospedale di Vittorio Veneto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Vittorio Veneto che hanno subito avviato le ricerche dei due malviventi. Dopo circa venti minuti, una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile, ha rintracciato la Dacia Sandero a Conegliano, fermando i due ricercati nei pressi di un vigneto. Nel corso del controllo, l' autore del furto è stato sorpreso mentre si stava preparando una siringa di droga. La perquisizione dell’abitacolo ha consentito ai carabinieri di recuperare nel portabagagli una tessera Postepay che era contenuta nel portafoglio sottratto all’operaio e di cui i due soggetti si erano disfatti gettandolo dal finestrino, durante la fuga, nella zona di Refrontolo. La tessera Postepay è stata restituita al legittimo proprietario. Una volta conclusi gli accertamenti il ladro 53enne residente a Farra di Soligo, gravato da pregiudizi penali per delitti contro il patrimonio e la donna 43enne di Conegliano, gravata da pregiudizi di polizia, sono stati entrambi arrestati per rapina impropria in concorso. Messi ai domiciliari, sono ora a disposizione della Procura della Repubblica di Treviso.

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