rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Riese Pio X

Truffa milionaria ai danni dei clienti, Banca Intesa chiamata come responsabile civile

Colpo di scena nella prima udienza del processo a Roberto Battagello, il 62enne ex vicedirettore della filiale di Riese Pio X di Veneto Banca. L'istituto di credito piementese dovrà rispondere dei fatti avvenuti successivamente al suo acquisto della ex popolare

«La pretesa non è fondata». Così, nel 2020, Banca Intesa San Paolo aveva risposto alle richieste di mediazione di decine di truffati da Roberto Battagello, l'ex funzionario della filiale di Veneto Banca e Riese Pio X che tra i primi anni 90 e il 2019 avrebbe "fregato" con finti investimenti in fondi obbligazionari e azionari i suoi clienti per un valore di circa 4 milioni di euro. A fondamento alla richiesta era il fatto che Battagello aveva lavorato per quattro mesi come dipendente di San Paolo prima di accedere al pre-pensionamento. E tanto era bastato per spingere gli avvocati di alcuni degli imprenditori e pensionati raggirati dal 60enne a mettere nel mirino, con l'accusa di mancata vigilanza, proprio l'istituto di credito che nel luglio del 2017 acquisì il buono delle attività e i dipendenti di Veneto Banca finita in liquidazione amministrativa coatta.

Ma la posizione della banca torinese era stata tranchant: la pretesa difettava di legittimazione passiva perché, scrissero i legali, i fatti oggetto di contestazione risalgono ad un periodo antecedente alla cessione di Veneto Banca. Il dipendente, del cui comportamento scorretto ci si lamenta, è rimasto alle nostre dipendenze fino all'ottobre del 2017, periodo a cui non si riferiscono i fatti. Ma il tribunale di Treviso ha deciso che circa 8 delle fattispecie che sono state oggetto di denuncia e sono parte del capo di imputazione effettivamente si sono verificate successivamente alla vendita di Veneto Banca e ha accolto l'istanza di chiamata di Intesa San Paolo come responsabile civile. Morale: se Battagello sarà condannato (il reato contestato è la truffa) l'istituto di credito dovrà risarcire tutte quelle posizioni.

E' questa la novità della prima udienza nel processo all'ex vicedirettore che tra l'altro avrebbe speso (o forse occultato) tutto quanto il suo bottino. Battagello, secondo le indagini della Procura, avrebbe iniziato a truffare i clienti addirittura dai primi anni '90. E' infatti quello il periodo in cui avrebbe assunto un ruolo di primo piano all'interno della filiale di Veneto Banca di Riese Pio X offrendo soluzioni di investimento che al tempo sarebbero apparse molto convenienti agli ignari sottoscrittori. I soldi, tutti versati sotto forma di denaro contante, non avrebbero però mai preso la strada degli investimenti ma sarebbero finiti in conti deposito e titoli intestati all'uomo mentre falsi sarebbero stati i documenti contabili che consegnava, carte contraffatte in maniera a volte goffa, che riproducevano gli estratti di conto, con tanto di logo della banca. Quando già a a metà degli anni '90 qualcuno chiese di smobilizzare, lui avrebbe utilizzato i fondi che gli erano stati affidati da nuova clientela per saldare il conto con la vecchia. Un "giro" che però, anni dopo, sarebbe venuto alla luce.

Gran parte della truffe perpetrate dal "diretor", come era conosciuto a Riese prima del suo trasferimento alla filiale di Mestre di Intesa (in cui avrebbe comunque continuato nel suo intento criminoso) sono andate in prescrizione. Non quelle però a cavallo del 2017. Se per i fatti successivi alla cessione di Veneto Banca a Intesa San Paolo il colosso bancario è stato chiamato come responsabile civile, per i fatti precedenti alla liquidazione coatta e alla vendita dell'ex popolare risponderà direttamente Battagello. Per recuperare i soldi da Veneto Banca sarebbe infatti stato necessario che i clienti si fossero insinuati nella massa fallimentare, cosa che però non è avvenuta.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Truffa milionaria ai danni dei clienti, Banca Intesa chiamata come responsabile civile

TrevisoToday è in caricamento