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Cronaca Centro / Corso del Popolo

Sold out al Teatro Comunale: in coda fin dal pomeriggio per la lectio magistralis di Saviano

Trevigiani in visibilio per l'arrivo in città del noto scrittore napoletano. Applausi a scena aperta per la lezione sulle fake-news e i post-verità sui social network

TREVISO Sold out. Possiamo racchiudere con questo semplice termine la serata di giovedì al Teatro Comunale di Treviso. A chiamare a raccolta i trevigiani, e gli amanti della cultura e della politica, è stata la lectio magistralis tenuta dal noto scrittore napoletano Roberto Saviano, vero e proprio mattatore dell'afosa serata estiva andata in scena in Corso del Popolo. Un momento che per molti era ritenuto imperdibile (anche perchè ad ingresso libero, n.d.r.), tanto da mettersi in coda all'esterno del foyer già dalle 16 anche se lo 'spettacolo' avrebbe poi avuto inizio alle 21.30.

Roberto Saviano a Treviso

Il saggista campano è stato infatti invitato in centro città da Fabrica per una digressione sull'informazione ai giorni nostri dal titolo "Mai più verità. Cronaca e analisi dei dati al tempo di post-verità e fake news". Una riflessione sulla realtà quindi, su come viene rappresentata attraverso immagini, fake news e condivisioni social. L’incontro ha però preso spunto dall’iniziativa "MiBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio”, un ciclo di conferenze di approfondimento tematico sulla fotografia organizzato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e ha inoltre avuto anche un risvolto sociale dato che, su indicazione dell'autore, il contributo che Fabrica ha messo a disposizione per l'evento sarà devoluto a "Nigrizia", mensile dei missionari comboniani.

"Torno a Treviso, ospite di Fabrica. Dall'ultima volta sono passati quattro anni.  Quante cose mi sono accadute in quattro anni...Una vita all'estero costruita per trovare spazi che in Italia non mi sono concessi. Una solitudine che spesso mi pesa come un macigno. E il mio inglese che sento sempre troppo italiano, quel pudore che nasce perché so che con la mia faccia e con il mio accento non potrò perdermi nel mucchio, essere percepito come uno tra tanti. Sarò sempre l'italiano scappato da qualcosa. L'italiano che sembra un gorilla e che ogni tanto si scioglie in un sorriso. In ogni istante della mia vita spero che accada qualcosa di repentino che cambi tutto. Sogno di avere il coraggio di lasciare Roberto Saviano da qualche parte per essere Roberto, per tornare a essere Roberto. Per un po' o per sempre. E mentre sogno una vita più leggera vi racconto come ci siamo giocati a carte la verità".

Il saggista, presentato al pubblico dall'Amministratore Delegato di Fabrica e dall'Assessore ai beni culturali e ambientali ed al sistema museale di Treviso, Luciano Franchin, ha estasiato i presenti con temi quali le elezioni americane e l'uso di Twitter da parte del neo Pesidente Donald Trump, l'ISIS, il terrorismo, la città di Napoli e il suo quartiere di Scampia, il traffico di droga internazionale, le ONG, la nota attivista pakistana Malala e persino citando un personaggio dello 'showbiz' mondiale come Kim Kardashian. Il tutto associato a come l'informazione di oggi è spesso veicolata dalle fake-news e come queste colpiscano al cuore la 'verità'. "Bisogna dare tempo alla nostra possibilità di approfondire - racconta sul palco Saviano - Usate i libri, loro sono il tempo che dedichiamo a noi stessi e agli altri. Informiamoci prima di giudicare, impariamo a leggere con cognizione di causa. E come disse il noto scrittore uruguagio Eduardo Galeano: 'Quando avevamo tutte le domande, ci hanno levato le risposte'. Partiamo quindi da questo assunto e usiamo di più testa e meno la pancia".

Insomma, un vero e proprio spettacolo quello andato in scena a teatro, per un momento attesissimo oramai da settimane, tanto che sui social si potevano trovare centinaia di post in proposito, come Julien che scrive: "Grande Saviano. La verità (cioè tu) che ci insegna, in nome della Verità (cioè tu), cosa è la non-verità (cioè non-tu). Grazie che ristabilisci l'ordine delle cose. Secoli di filosofia non sono serviti a niente. Ti aspettavamo con ansia". O ancora Brunella con: "Un mondo che bluffa e oscura la verità e che a me piace sempre meno. La profondità e la ricerca di leggerezza possono andare insieme, io non posso che augurartelo. Grande occasione per ascoltarti per chi potrà e ci sarà. Sempre con te". E' poi doveroso (e positivo) notare come buona metà dei presenti al Teatro Mario Del Monaco giovedì sera si stata composta da Under 30, con decine di maturandi pronti a carpire da Roberto Saviano alcuni 'trucchi del mestiere'. Unica pecca della piacevole serata è stata la lunga coda (fin fuori il teatro, n.d.r.) del pubblico in attesa del firmacopie dell'autore de "La paranza dei bambini" a fine evento: molti infatti, intorno alle 23.30, sono stati costretti a desistere a causa della chiusura della struttura. Ma Saviano è questo: un personaggio che smuove e anima le folle, nel bene e nel male. O lo si ama, o lo si odia.

ERBA

"Nessuna paura
che mi calpestino.
Calpestata, l'erba
diventa un sentiero".

(Blaga Dimitrova)

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