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Cronaca Roncade

Ripulisce il conto dello zio, amministratore di sostegno finisce a processo

In poco più di 5 anni S.P., un 56enne residente a Roncade, avrebbe utilizzato il denaro del parente, ricoverato in una residenza per anziani a Cordignano, di quasi 50 mila euro, utilizzati per spese personali

Avrebbe approfittato del suo ruolo "ripulendo" il conto corrente dello zio, ospite di una residenza per anziani a Cordignano, di quasi 50 mila euro in poco più di 5 anni. E' di peculato che deve rispondere S.P., un 56enne residente a Roncade. L'uomo, difeso dall'avvocato Lorenza Secoli, avrebbe colte l'opportunità che gli derivava dall'essere stato nominato amministratore di sostegno del 71enne, che al tempo dei fatti, che sarebbe accaduti tra il gennaio del 2013 e il luglio del 2018, aveva poco più di 60 anni.

La presunta vittima, difesa a processo dall'avvocato Salvatore Rizzo, si era ritrovato nella condizione di avere bisogno di un amministratore di sostegno a causa di una malattia degenerativa e invalidante, che aveva indotto i parenti a trovargli un posto in un casa di ricovero. La scelta era caduta nel nipote che si era detto disponibile e svolgere il ruolo, che avrebbe dovuto implicare il pagamento della retta della struttura nella quale il 60enne aveva trovato posto e sbrigare l'ordinaria amministrazione finanziaria.

Ma S.P. si sarebbe fatto tentare dalla disponibilità di denaro. Ad un certo punto la residenza per anziani si era accorta che le rette non venivano più saldate: è stato quindi nominato un protutore che, conto corrente alla mano, si è accorto dei prelievi e degli addebiti che il 56enne avrebbe utilizzato per sé. Le indagini della Procura avrebbero infatti appurato che i 50 mila euro erano andati in spese personali dell'amministratore infedele che nel tempo avrebbe addirittura dilapidato tutto il patrimonio dello zio. S.P., invece, è pronto a dimostrare che tutte le spese sono state fatte per conto del 71enne.

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