Trappole per catturare animali selvatici, bracconiere nei guai
Operazione della polizia provinciale di Treviso a Tarzo. Un 60enne è stato denunciato per caccia con mezzi vietati in periodo di divieto generale
Prosegue l’azione di monitoraggio e controllo del territorio da parte della polizia provinciale che, nei giorni scorsi, ha fermato a Tarzo un bracconiere che utilizzava trappole costituite di cappi di acciaio posizionati lungo i camminamenti degli animali per catturare fauna selvatica.
L’operazione era iniziata molti giorni prima, con pattugliamenti lungo le colline di Tarzo che avevano rilevato i mezzi vietati di cattura. Dopo diversi appostamenti nel sottobosco, che hanno coinvolto diversi uomini, il bracconiere, un 60enne del luogo, veniva colto in flagrante mentre si recava a controllare le trappole. E’ stato dunque fermato e denunciato all’Autorità Giudiziaria per caccia con mezzi vietati in periodo di divieto generale.
La polizia provinciale invita chiunque dovesse ritrovare tra i boschi lacci costituiti da corde o da cavi d’acciaio a contattare i propri Uffici al numero 0422 656970. «Questo ulteriore intervento dimostra come sia importante il ruolo della polizia provinciale nel controllo del territorio -commenta Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso- è urgente e indifferibile poter potenziare le assunzioni nel corpo delle guardie e chiudere la partita di una funzione fondamentale da riconoscere alle Province, ancora in mezzo al guado a seguito del riordino».