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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Bilanci di pace 2018" con Renzo Guolo e Nello Scavo

Torna il 16 e il 23 gennaio all’Auditorium Stefanini di Treviso l’iniziativa promossa da Caritas tarvisina, Centro missionario diocesano, Migrantes, ufficio di Pastorale della salute e ufficio di Pastorale sociale e del lavoro, con la collaborazione della Vita del popolo

TREVISO Torna a metà gennaio l’iniziativa diocesana “Bilanci di Pace”. Nata nel 2010, all’inizio è stata proposta dalla Caritas Tarvisina, ma da alcuni anni è promossa insieme dagli uffici pastorali dell’area della prossimità, che sono Centro missionario diocesano, Migrantes, l’ufficio di Pastorale della salute e l’ufficio di Pastorale sociale e del lavoro, con la collaborazione del settimanale “La Vita del popolo”. Volutamente inserito nel mese di gennaio, “mese della pace”, che si apre con la Giornata mondiale della pace celebrata il 1° gennaio, l’appuntamento è dedicato ad un tema particolarmente caldo e delicato: “Religioni, fondamentalismi, terrorismi”, con due ospiti esperti sul tema: il prof. Renzo Guolo e il giornalista Nello Scavo.

La proposta si articola in due serate (martedì 16 e 23 gennaio) di dialogo e confronto, nelle quali, prestando attenzione all’attualità, si vuole rilanciare la riflessione sulla pace, che sovente viene data per scontata. “La pace è un dono straordinario, ma non è garantito in ogni angolo della terra - sottolineano i promotori -. Dinanzi alle tragedie e alle violenze che colpiscono milioni di persone, non possiamo girarci dall’altra parte, chiuderci nell’indifferenza ritenendo che la cosa non ci riguardi. La pace è un dono che va custodito nelle scelte quotidiane, costruendo sentieri di riconciliazione e dialogo a partire dalle piccole cose, dalle relazioni corte che segnano il nostro cammino. La pace è anche una realtà fragile e per «Bilanci di pace» vuole essere una occasione di confronto perché ciascuno si senta responsabile, nel suo operare e vivere, della concordia e della pace fra gli uomini”.

In questa edizione di “Bilanci di pace” si approfondirà la tematica del rapporto tra religioni, fondamentalismi e terrorismi. “Ci sembra importante fermarci, restare in ascolto, uscire dai luoghi comuni - aggiungono i promotori -. Le paure vanno abitate e non fomentate. L’obiettivo che ci guida in queste serate di riflessione è quello di valorizzare le differenze e accorciare le distanze”.

“Bilanci di pace” si apre all’auditorium Stefanini di Treviso martedì 16 gennaio alle 20.30 con l’intervento del prof. Renzo Guolo, professore ordinario all’Università di Padova, docente di “Sociologia della religione” nel corso di laurea magistrale di Scienze filosofiche e di “Sociologia dell’islam” nel corso di laurea in Scienze sociologiche. Dal 1° ottobre 2015 è Prorettore dell’Ateneo. E’ editorialista del quotidiano “la Repubblica” e dei quotidiani locali del Gruppo editoriale Gedi. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Identità e paura: gli italiani e gli immigrati (Forum 2010). Con Laterza ha pubblicato: I fondamentalismi (2002), Xenofobi e xenofili (2003), L’Islam è compatibile con la democrazia? (2007), La Via dell’Imam (2007), Chi impugna la Croce (2011), Il fondamentalismo islamico (2014); L’ultima utopia. Gli jihadisti europei (2015, Guerini e Associati), Sociologia dell’Islam. Religione e politica (2016, Mondadori Education).

Nello Scavo, ospite martedì 23 gennaio, è giornalista di Avvenire, nonché reporter internazionale e cronista giudiziario. Negli anni, ha indagato sulla criminalità organizzata e il terrorismo globale, firmando servizi da molte zone “calde” del mondo come la ex-Jugoslavia, il Sudest asiatico, i paesi dell’ex Urss, l’America Latina, il Corno d’Africa. Per scrivere “I sommersi e i salvati di Bergoglio” (Piemme, 2014) è partito per Buenos Aires, alla ricerca della verità sulle voci di presunta connivenza di papa Francesco con le dittature sudamericane. Il risultato è un rocambolesco viaggio alla ricerca della verità, che partendo da posizioni scettiche, ricostruisce su fatti reali, incontri e atti ufficiali l’azione di “lotta non violenta”, quasi un’opera di intelligence, che l’allora padre Bergoglio mise in campo per proteggere e salvare tantissimi dissidenti di ogni colore, credo e appartenenza politica. La lista dei salvati dalla dittatura è lunghissima. Suo è anche “La lista di Bergoglio” (Emi, 2013), tradotto in 16 lingue. Nel 2015 ha pubblicato con Piemme “I nemici di Francesco” e nel 2017 “Perseguitati”.

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