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Cronaca San Zeno / Via Enrico Dandolo

Blitz nella notte, scritte no vax all'esterno della sede della Cgil di Treviso

"Vili servi di un governo nazista", "Sindacati nazisti": sono solo alcune delle scritte comparse nella notte in via Dandolo e su cui ora indagano le forze dell'ordine. L'onorevole Rachele Scarpa (PD) presenta un’interrogazione al ministro dell’Interno

"Vili servi di un governo nazista", "Sindacati nazisti". Sono solo alcune delle scritte, tracciate con della vernice spray rossa, comparse nella notte all'esterno della sede trevigiana della Cgil, in via Dandolo. Simboli e scritte sono chiaramente riconducibili al movimento no vax che in più occasioni ha imbrattato pareti esterne di scuole di ogni ordine e grado in tutta la Marca. L'episodio è stato denunciato alle forze dell'ordine che ora indagano sulla vicenda che segue di 14 ore il blitz al laboratorio di microbiologia del Ca' Foncello di Treviso.

«Per il momento - spiega il segretario provinciale della Cgil Mauro Visentin - riteniamo che non sia il caso di commentare. Non è la prima volta che accade e la nostra non è l'unica sede del sindacato ad essere imbrattata. Domani ci ritroveremo per una riunione nella quale discuteremo quanto è avvenuto e valuteremo anche le inziative più opportune, compresa una denuncia alla Forze dell'Ordine»

«Desidero esprimere la mia totale solidarietà alla CGIL di Treviso» ha commentato Rachele Scarpa, parlamentare trevigiana del Partito Democratico «per il vergognoso attacco vandalico subito questa notte nella propria sede di via Dandolo. Non possiamo permettere che movimenti violenti si sentano liberi di agire impunemente contro uno dei più importanti presidi sociali. Presenterò un’interrogazione al ministro dell’interno perché si faccia subito chiarezza su questi episodi, reiterati e diffusi in tutta Italia, e vengano adoperate presto misure per individuare i responsabili»

«Le scritte che sono state apportate sull'edificio della Cgil di via Dandolo a Treviso sono il segnale dei tempi in cui viviamo - affermano in un nota Michele Seno, segretario provinciale di Articolo 1-Mdp e Gabriele Scaramuzza, segretario regionale - forti delle recenti decisioni del Consiglio dei Ministri che ha definito politiche e non scientifiche le decisioni assunte nei mesi scorsi per far fronte all'epidemia, consentono di legittimare "i soliti idioti" dalla bomboletta facile. Imbrattare le sedi sindacali è uno sfregio grave per quanto è stato fatto e tuttora avviene da tutte le categorie sindacali. La solidarietà di Articolo UNO va a tutti i dirigenti sindacali di tutte le categorie, al personale del Sindacato e delle entità ad esso collegate ed a tutte le migliaia di lavoratori ad esso aderenti che quei segni offendono e denigrano. Crediamo che oltre ai rave party nei quali è intervenuto per "motivi di sicurezza" il Governo si debba far sentire per il rispetto della legalità e la tutela di chi ha difeso sempre il lavoro e la sua sicurezza in ogni forma e contesto».

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Le altre reazioni

Rete Studenti Medi di Treviso ha voluto esprimere la propria solidarietà al sindacato: «Le camere del lavoro sono un presidio di democrazia e tutela dei diritti dei lavoratori, un attacco al sindacato è dunque un attacco ai valori su cui si poggia la nostra società e la nostra Costituzione - afferma Davide Gasparello, coordinatore provinciale dell’associazione - e questi segnali, interpretati in un clima politico sempre più spostato verso l’estrema destra e ostile ai diritti civili, non possono che essere letti come sintomo di una democrazia sotto attacco nel nostro Paese». Anna Steni, della Rete degli Studenti Medi di Treviso, conclude: «Di fronte ad un attacco così vigliacco e spudorato della sede della Cgil non possiamo che essere, ancora, solidali e vicini ai sindacalisti e ai lavoratori di Treviso».

Sinistra Italiana, coordinamento provinciale di Treviso. aggiunge: «Siamo davanti ad un atto di squadrismo a un anno di distanza dall’aggressione alla sede nazionale della Cgil, figlio anche del clima politico nazionale, dei due pesi e due misure utilizzati dal Governo Meloni che interviene a gamba tesa con politiche anti rave party e al contempo tace sulle questione Curva Nord del Meazza e raduni a Predappio. Ricordiamo come, dopo l'assalto alla Cgil di un anno fa, il Governo Draghi aveva promesso di sciogliere tutte le organizzazioni che si proclamano filo-fasciste, ma ciò non è stato fatto. Anzi, queste organizzazioni o gruppi di persone, che si identificano in organizzazioni neofasciste o “antisistema” e mettono in discussione anche le scelte della scienza dichiarandosi no vax , in questi due anni di pandemia si sono create uno spazio in questo Paese. Danneggiare la sede di un sindacato è di una gravità inaudita. Ci aspettiamo una presa di posizione contro questo fatto gravissimo da parte delle istituzioni a livello locale, regionale e nazionale e esprimiamo la nostra solidarietà ai sindacalisti e agli operatori della Cgil».

Luigi Calesso, portavoce di Coalizione Civica Treviso, conclude: «Il sindaco Conte e il presidente Zaia, durante i mesi più duri dell’emergenza pandemica si sono ripetutamente appellati ai cittadini perché partecipassero alle campagne vaccinali, strumento indispensabile per sconfiggere il Covid. Proprio perché hanno avuto questo atteggiamento chiedo loro, oggi, di non limitarsi a condannare gli attacchi alle sedi della Cgil e dell’Ulss ma di prendere apertamente le distanze dalle decisioni del governo che hanno contribuito a formare le condizioni di opinione per favorire la ripresa degli attacchi della frangia più disagiata del fronte “no-vax”. Penso che lo debbano a tutte le cittadine e i cittadini che a cui si sono rivolti chiedendo di aderire alle campagne vaccinali e a tutte le operatrici e gli operatori sanitaria che si sono vaccinati e che neppure per un girono hanno smesso di combattere la pandemia. Lo so, Conte e Zaia sono leghisti e quindi la dissociazione dal “loro” governo non arriverà ma almeno non potranno dire che nessuno gliel’ha chiesta».

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