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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Centro / Piazzetta San Parisio

Chiude a tempo indeterminato il locale preso di mira dal piromane: «Ci mancherete»

Edoardo De Nardi, titolare del Kimeia di piazza San Parisio, preso di mira lo scorso 11 luglio, ha deciso di chiudere in attesa dei lavori di bonifica a seguito dell'incendio che, oltre agli arredi esterni, ha danneggiato anche la cucina. Sull'episodio indagano gli investigatori della squadra mobile di Treviso. La Procura ha aperto un fascicolo per danneggiamento iscrivendo il nome del responsabile, probabilmente già autore nel recente passato di episodi simili

«Le fiamme dell’inferno arrivano anche in paradiso. Ci avevano detto sarebbero state giornate calde, ma non immaginavamo in questo senso. Purtroppo dobbiamo comunicarvi la chiusura del Kimeia a tempo indeterminato. Ci mancherete, un grande abbraccio da tutto lo staff». Poche righe, pubblicate in un post del 12 luglio scorso sulla pagina ufficiale del locale, per annunciare la decisione di chiudere i battenti del ristorante per il tempo che sarà necessario ai lavori di ripristino. A scriverle è Edoardo De Nardi, titolare del locale "Kimeia" di piazza San Parisio, nel cuore del centro storico di Treviso. Il ristorante, nella notte dell'11 luglio, è finito nel mirino di un piromane che ha dato alle fiamme parte dell'arredo esterno, sedie e tavolini, cospargendoli prima con del liquido infiammabile. Il locale ha subito danni per alcune migliaia di euro: il fuoco ed il fumo hanno danneggiato anche la cucina oltre agli esterni. La squadra mobile di Treviso che sta effettuando le indagini del caso avrebbe stretto il cerchio attorno ad un uomo che all'alba dello scorso 24 maggio si è già reso protagonista di un episodio simile: ha dato alle fiamme un portaombrelli di fronte al portone d'ingresso dell'abitazione dei fratelli Tambarotto, proprietari della vicina osteria Muscoli ed è stato poi bloccato dagli agenti delle volanti della polizia. Quella stessa persona, due giorni prima dell'incendio al Kimeia, era stata allontanata dal plateatico perchè ritenuta molesta. L'ipotesi è che il rogo sia stato una sorta di vendetta. Intanto la Procura di Treviso ha aperto un fascicolo iscrivendo il nome del piromane con l'ipotesi di reato di danneggiamento

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