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Domenica, 28 Aprile 2024

Prostituta guadagna 3,8 milioni e li investe in case, conti e auto: scatta il maxi-sequestro

Nel mirino delle Fiamme gialle di Belluno è finita una cittadina rumena R.M.F., 51enne residente in provincia di Treviso e completamente sconosciuta al Fisco. In otto anni di lavoro ha accumulato una fortuna che ha poi investito in abitazioni a Cortina, nella Marca e nelle province di Padova e Venezia

Ha guadagnato una fortuna in denaro grazie alla sua attività di prostituta, investendo tutto in case a Cortina, Venezia e nelle province di Treviso e Padova, e auto di lutto. Per il Fisco però non esisteva e quindi non ha mai pagato un euro di tasse. E' su questi presupposti che i finanzieri del Comando Provinciale di Belluno, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Treviso, hanno sequestrato ad una cittadina rumena R.M.F., 51enne residente nell'asolano, beni per 3,4 milioni di euro. La donna è indagata per i reati di evasione fiscale, riciclaggio ed auto-riciclaggio e nelle scorse ore sono state eseguite perquisizioni domicliari nei suoi confronti ma anche a casa dei parenti e dei principali complici. L'operazione, chiamata “Fenice” dagli inquirenti, ha visto finire sotto la lente d'ingradimento degli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Belluno numerosi acquisti immobiliari effettuati dalla 51enne dal 2016 al 2023, anche di rilevante valore economico.

Attraverso accertamenti bancari, intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione diretta le Fiamme gialle hanno accertato che la donna poteva concedersi questi investimenti grazie alla sua attività di prostituta di alto livello, Ad agevolarla, secondo gli inquirenti, c'era anche N.C.M.C., cinquantaquattrenne milanese, A.L. sessantunenne milanese, e B.M., quarantanovenne trevigiano, tutti a loro volta indagati e presunti complici della 51enne. I finanzieri hanno accertato anche l’accreditamento di rilevanti entrate finanziarie da parte di R.M.F., utilizzate per l’acquisto speculativo in proprio degli immobili compravenduti (terreni e fabbricati), agevolato dal consapevole contributo dei suoi più stretti famigliari, B.A., settantunenne trevigiano, R.S., ventisettenne veneziana, e R.S.C., trentanovenne rumeno residente nella provincia trevigiana, i quali hanno accettato di intestarsi diversi rapporti di conto corrente e diversi immobili compravenduti.

Un piccolo impero immobiliare

Nel corso delle indagini, le Fiamme Gialle bellunesi hanno ricostruito un giro d’affari realizzato dalla cittadina rumena per oltre 3,8 milioni di euro, realizzato dall’anno 2016 all’anno 2023, i cui proventi illeciti sono stati utilizzati per l’acquisto di 19 beni immobili, siti nelle province di Treviso, Padova, Belluno (Cortina d’Ampezzo) e Venezia, la maggior parte dei quali sono stati sistematicamente venduti anche in perdita, ad ulteriore prova delle operazioni di ripulitura del denaro “sporco” acquisito. Sono state eseguite nelle scorse ore quattro perquisizioni sottoponendo a sequestro preventivo di 2 fabbricati, un terreno, quattro autovetture e rilevanti disponibilità finanziarie giacenti presso n. 5 istituti bancari/finanziari, nonché procedendo anche al sequestro di nove “device”, tra smartphone, tablet e pc, per la successiva analisi di un'ingente documentazione amministrativa.

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