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Aumento rette nella Rsa, famigliari degli ospiti in rivolta: raccolte oltre 600 firme

La mobilitazione riguarda le case di riposo Israa e la "Anni d'argento" di Silea. Mercoledì prossimo alcuni rappresentanti incontreranno il sindaco di Treviso e presidente Anci, Mario Conte, e l'assessore regionale al sociale, Manuela Lanzarin. il direttore di Israa, Giorgio Pavan: «E' una battaglia giusta, abbiamo aumentato la retta di tre euro al giorno per pareggiare il bilancio ed evitare di essere commissariati»

Sono già 625 le firme raccolte tra i famigliari delle quattro Rsa dell'Israa di Treviso e della fondazione Anni d'argento di Silea per contestare l'aumento delle rette delle case di riposo. La petizione, inviata anche al premier Giorgia Meloni, al ministro della salute Orazio Schillaci e al presidente del Veneto, Luca Zaia, vuole essere un invito a Governo e Regione affinchè stanzino fondi straordinari per non far pagare i deficit nei bilanci delle Rsa su anziani e parenti. Nel caso specifico, per quanto riguarda gli 800 anziani che sono ospitati nelle Rsa dell'Israa, si parla di una cifra di tre euro al giorno. Mercoledì prossimo i rappresentanti dei famigliari incontreranno il sindaco di Treviso e presidente di Anci, Mario Conte, oltre all'assessore al sociale della Regione, Manuela Lanzarin. L'iniziativa è stata presentata in mattinata dal vicepresidente dell'associazione, Eugenio Gallina, e da altri componenti della stessa tra cui Silvano Filippetto, Sebastiano Rizzo e Miriam Pilon. «Abbiamo raccolto le firme per questa petizione sul concetto di chiedere l'intervento di Stato e Regione per evitare che questi incrementi che stanno avvenendo nelle nostre associazioni dell'Israa continui ad essere a carico dei famigliari» ha spiegato Eugenio Gallina «noi abbiamo già subito un aumento molto contenuto, pochi euro rispetto a realtà dove l'aumento è stato perfino di 12 o dove gli aumenti sono stati applicati già lo scorso anno: però chiaramente incide, siamo prima di tutto dei cittadini, subiamo anche noi l'aumento dell'elettricità ma soprattutto l'aumento del paniere della spesa».

A supportare la loro battaglia anche il direttore di Israa, Giorgio Pavan, che ha sottolineato come gli aumenti, scattati dal primo marzo, ammontassero a circa 700mila euro, con ricadute sugli 800 ospiti delle quattro strutture. L'Ente, dovendo presentare i bilanci entro il 28 febbraio, non ha potuto far altro che imporre gli aumenti per arrivare al pareggio di bilancio, pena il commissariamento. Questa petizione potrebbe spingere altre case di riposo in provincia e nel resto della Regione a intraprendere la stessa strada. «E' un argomento sentito e una battaglia giusta, Israa è dalla parte dei cittadini» ha spiegato nel corso della conferenza stampa (ospitata proprio nella sede direzionale Israa di Borgo Mazzini) Giorgio Pavan «Si sono mossi in modo rispettoso, indipendente: cerchiamo di remare tutti nella stessa direzione».

Il direttore Giorgio Pavan

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