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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Decine di furti di bici e monopattini, un 27enne finisce in carcere

Una trentina di colpi, da giugno 2022 al dicembre scorso, contestati ad un cittadino moldavo residente a Villorba che si trova da una settimana rinchiuso nel carcere di Santa Bona. Ad incastrarlo le immagini delle telecamere del centro storico di Treviso

Avrebbe messo a segno almeno una ventina di furti di bici di vario tipo, tra mountain bike e city bike ma anche bici e monopattini elettrici per un bottino di alcune migliaia di euro.

Le scorribande di un 27enne di origini moldave, residente a Villorba, I.B., si sono concluse lo scorso lunedì 18 marzo quando un'indagine condotta dalle forze dell'ordine su coordinamento della Procura di Treviso ha portato dietro le sbarre il giovane su ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del tribunale trevigiano. I colpi a lui attribuiti, tutti consumati scassinando con una tenaglia la catena di turno, sono tutti avvenuti nel centro storico di Treviso tra il giugno del 2022 al dicembre 2023. Da tempo gli inquirenti erano sulle tracce del 27enne, immortalato in più occasioni anche dalle telecamere di videosorveglianza del centro storico. Il giovane, difeso dall'avvocato Jacopo Stefani, deve rispondere di una lunga serie di furti, possesso ingiustificato di attrezzi da scasso ma anche di resistenza a pubblico ufficiale, per un'aggressione ai danni di un vigile (che venne preso a gomitate e perfino a morsi) intervenuto per sventare un furto tentato fuori dal supermercato Panorama di viale della Repubblica, il 9 settembre 2022. Tutte le vittime dei furti avevano sporto denuncia alle forze dell'ordine: in alcuni casi, come per le bici elettriche, si tratta di mezzi del valore di diverse migliaia di euro. Lo straniero, comparso di fronte al giudice nell'interrogatorio di garanzia che si è svolto mercoledì scorso, 20 marzo, non avrebbe un'occupazione fissa. Il suo legale ha già presentato istanza di sostituzione della misura cautelare, chiedendo la concessione degli arresti domiciliari.

Intervento della polizia locale di Treviso-2

I commenti

Il comandante della polizia locale, Andrea Gallo, spiega: «Le denunce sono state fondamentali per perseguire l'autore che adottava sempre la stessa tecnica. Una volta individuato il mezzo da rubare veniva forzato il lucchetto e portato alla stazione dei treni da dove l'indagato prendeva spesso il treno per Mestre per venderlo a qualche balordo al fine di raccogliere del denaro per contattare poi spacciatori di sostanze. In un paio di casi - aggiunge Gallo - i proprietari delle bici rubate hanno sporto denuncia dopo aver letto un cartello lasciato sul luogo dagli agenti proprio perché dalla videosorveglianza era emersa l’evidenza di un furto. Il cartello lasciato dagli agenti del Comando riportava questo messaggio: "Se non trovi qui la tua bicicletta rivolgiti alla polizia locale perché con ogni probabilità è stato oggetto di furto", metodo semplice ma efficace per perseguire i responsabili dei furti di biciclette».

Mario Conte, primo cittadino di Treviso, commenta così la notizia: «Un lavoro lungo, possibile grazie alla presenza delle videocamere di sorveglianza e grazie anche alla pazienza dei trevigiani che, nonostante la rabbia per i furti subiti, hanno sporto denuncia consentendo alle forze dell'ordine di aprire le indagini e individuare il responsabile. Lavoriamo perché la nostra città sia sempre più sicura: in più punti del centro realizzeremo delle vere e proprie "Bike station" sia in stazione dei treni che nella nuova stazione delle corriere all'ex area Cuor» chiude il sindaco.

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