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Cronaca

Minacce contro la giovane moglie, la Procura chiede quattro anni

La vicenda, accaduta in un comune dell'hinterland trevigiano, avrebbe avuto il suo culmine nel 2017 quando l'uomo, un cittadino straniero molto più anziano della ragazza e che sarebbe stato interessato ai documenti per restare in Italia, avrebbe cominciato a perseguitarla impedendole anche i contatti con la famiglia

Convinta dai comportamenti oppressivi del suo ragazzo, un uomo che aveva 17 anni più di lei, a sposarsi quando aveva solo 17 anni rivolgendosi direttamente al giudice minorile. Già allora, siamo nel 2017, c'erano però delle segnalazioni alle forze dell'ordine che riportavano un atteggiamento persecutorio nei confronti della minorenne che comunque, una volta raggiunta la maggiore età, decide di convolare a nozze. Ma a quel punto la gelosia dello sposo, che sarebbe interessato più che altro a rimanere nel nostro Paese, avrebbe avuto la meglio e per lei è iniziato un anno d'inferno, fatto di botte e minacce e la preclusione dal mettersi in contatto con i familiari, dal momento che il suo telefono cellulare le veniva costantemente sottratto. La Procura di Treviso ha chiesto oggi, 16 ottobre, una condanna a quattro anni per l'uomo, un albanese, accusato di atti persecutori e di furto.

La storia è accaduta in un comune del hinterland trevigiano e vede protagonista una ragazza italiana, che oggi ha 23 anni ed è impegnata con la prosecuzione degli studi, "plagiata" dal compagno molto più anziano di lei. Secondo le denuncia quando i due si frequentavano l'albanese, si sarebbe lasciato andare a comportamenti persecutori tanto che la giovane, oltre ad essere minacciata, tornava a casa dai genitori con vistosi lividi, segni lasciati dal 40enne quando la picchiava colpendola con pugni, calci e sberle. Ma la ragazza, probabilmente in una condizione di sudditanza psicologica, non voleva lasciarlo. Anzi fa il diavolo a quattro per poterlo sposare e, una volta compiuti i 18 anni, corona quello che le era sembrato un segno d'amore. Presto si tramuterà tutto in incubo e la presunta vittima, preso il coraggio a due mani, decide di andare via di casa e tornare dai genitori presentando la denuncia

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