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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Tentata violenza sessuale, proscioglimento in vista per il piromane della Pescheria

L'uomo, un 51enne affetto da un problema psichico, è stato dichiarato totalmente incapace di intendere e volere la momento di compiere il fatto, accaduto l'11 luglio a Treviso. Oggi, nella penultima udienza del processo a suo carico, ha testimoniato la vittima. «Sul posto passavano alcune persone ma nessuna di loro è voluta intervenire»

Si concluderà presumibilmente con un proscioglimento per incapacità il processo al 51enne accusato di una tentata violenza sessuale, che sarebbe avvenuta l'11 luglio del 2022 in pieno centro a Treviso, lungo la Rivieria Margherita. L'uomo, considerato il cosiddetto "piromane della Pescheria", ritenuto il responsabile degli incendi al ristorante Kimeia e agli esterni della casa di uno dei fratelli titolari dell'Osteria "Muscoli's" - entrambi in piazza S. Parisio a Treviso - era atteso oggi 11 aprile dalla sentenza. Ma i giudici, sentita la parte offesa, hanno deciso di aggiornare il procedimento al prossimo 9 maggio per emettere la sentenza.

Nel corso dell'udienza odierna ha deposto la ragazza, oggi 24enne, vittima dell'uomo, che quando ha agito era totalmente incapace di intendere e volere, come affermato dal consulente psichiatrico Alberto Kirn. La giovane ha raccontato gli istanti drammatici in cui era rimasta bloccata dal 51enne, giunto in bicicletta nei pressi della sede degli Alpini, a pochi metri da Ponte Dante. «Quando ha tentato di violentarmi - ha detto la 24enne, che non si è costituita come parte civile - passavano alcune persone ma nessuna di loro ha voluto intervenire. Stavo guardando il telefono, lui mi ha bloccato mettendo la bicicletta in mezzo alle mie gambe. Mi ha chiesto se ero Nicole Kidman facendo il gesto con le mani come per mandarmi alcuni baci. Poi ha cercato di toccarmi e di leccarmi, dicendo anche che sapeva che non bevevo e non fumavo ma aggiungendo che evidentemente facevo altro. L'ho visto chinarsi e cercare di mettere la testa fra le mie gambe per leccarmi sugli organi genitali, io sono riuscita ad allontanarmi. Allora ha lasciato la sua bicicletta e ha preso la mia scappando. A quel punto ho attirato l'attenzione di due ragazzi che lo hanno inseguito. Nel frattempo ero al telefono con i carabinieri che poco dopo hanno inviato una gazzella e lo hanno arrestato». «E' una vicenda che mi ha particolarmente segnata - ha proseguito - sono stata anche dallo psicologo per colpa di questa storia».

Il 51enne, difeso dall'avvocato Antonella Picco, nel frattempo ha ricevuto altre notifiche di denunce ricevute, tutte relative al periodo in cui aveva smesso di prendere i farmaci che il centro di salute mentale gli aveva prescritto perché, a suo dire, gli creavano dei fastidi allo stomaco. Tra queste querele una riguarda il furto di un pacchetto di caramelle da un tabacchino e un'altra è stata presentata per una lite scoppiata all'interno di un supermercato. L'uomo, che attualmente si trova in misura di sicurezza presso Villa Napoleon, è stato raggiunto da un secondo provvedimento restrittivo emesso per la durata di una anno.

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