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Cronaca Vedelago

Precipita da una scala, muore operaio di 25 anni: era padre di due bimbi

Incidente sul lavoro alle 10.30 a Tezze sul Brenta alla Fen Impianti di Tezze sul Brenta. Andrea Soligo viveva a Vedelago con la moglie Giorgia Nicole e i figli: lavorava per la Veneta impianti elettrici di Riese Pio X

Il 2022 si apre purtroppo con una tragedia del lavoro, l'ennesima, che ha visto come vittima un giovane elettricista trevigiano. L'incidente è avvenuto nella mattinata di oggi, alle 10.40 circa, alla "Fen Impianti" di Tezze sul Brenta, in via Sole, 72, zona industriale artigianale della frazione Belvedere.

Un operaio di 25 anni, di Vedelago, Andrea Soligo, è precipitato da una scala da un'altezza di circa quattro metri mentre stava eseguendo dei lavori di manutenzione per una ditta esterna. Nella caduta il giovane, dipendente della Veneta Impianti di Riese Pio X e padre di due figli, ha riportato un gravissimo trauma cranico e la frattura del rachide cervicale che non gli ha lasciato scampo. Il decesso è sopraggiunto durante il trasporto all'ospedale di Bassano del Grappa. Soligo, originario di Montebelluna, viveva con la moglie Giorgia Nicole (sposata il 1° giugno del 2019) e i figli Niccolò e Talia di 4 e 2 anni, in un appartamento in via Carducci, a Vedelago. In precedenza la coppia aveva vissuto a Riese Pio X.

Sulla tragedia il nucleo Spisal dell'Ulss 7 ha svolto accertamenti con i carabinieri di Rosà. La Procura di Vicenza aprirà un'inchiesta e nelle prossime ore conferirà l'incarico di svolgere un esame autoptico sulla salma del giovane che avrebbe festeggiato i 26 anni di età il prossimo 13 gennaio.

«Un ragazzo di 25 anni che va a lavorare per garantire un futuro ai figli e muore significa che siamo in un paese di incività. Si rimane esterrefatti -commenta amaro il segretario generale della Cisl, Massiliano Paglini- Il paradosso ormai è che gli infortuni gravi non fanno più notizie, c'è poca attenzione. Il paralellismo è quello con i femminicidi: la vita non ha più nessun valore, si ammazzamo moglie e muoiono lavoratori come fosse una cosa normale. La direzione territoriale del lavoro ci dice se si applicano i contratti collettivi il numero di incidenti scende drasticamente: questo vorrà pur dire qualcosa. La propriorà nel 2022 è la lotta all'illegalità: è illegale che non si applichino»

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«Una tragedia immensa che apre un nuovo anno dopo un 2021 che ha visto già moltissime vittime sul lavoro -ha commentato il sindaco di Vedelago, Cristina Andretta- Non ci sono parole: solo sgomento, cordoglio e dispiacere per la vittima, sua moglie, i figli piccolissimi e chi lo amava».

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