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Carramba, che sorpresa Raffaella!

Raffaella Carrà nessuno se lo aspettava, per noi eri immortale. Se la televisione europea esiste, a te deve molto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Carramba, che sorpresa Raffaella! Oggi nessuno se lo aspettava, per noi eri immortale. Se la televisione europea esiste, a te deve molto. Sei stata nel DNA della Rai e della Televisione Spagnola, un'artista completa e una professionista instancabile: severa con sé stessa e con gli altri. Hai combattuto più pregiudizi tu che l'intero arco costituzionale con leggi che continuano a tardare, hai camminato un pezzo di strada con Renato, sei diventata un'icona gay senza ricercarlo, hai normalizzato la sensualità e la sessualità. Tutti cantano la Carrà, tantissimi i tuoi brani che ognuno di noi canta e balla come facevi tra un colpo di caschetto biondo, un passo spagnoleggiante e una posa da Gran Varietà. Cara Raffaella, non dimenticare che hai scardinato i linguaggi della televisione fin dall'inizio: sei stata la rivoluzionaria a passo di danza. Da soubrette a co-conduttrice negli anni dei grandi varietà della Rai, hai rotto tabù mostrando un ombelico, portando una mini gonna e ammiccando con il Tuca Tuca. Sei stata la prima a mostrare tutte le tue emozioni e a creare un'empatia unica con il pubblico a casa, davanti alle telecamere ti sei arrabbiata, hai riso con quella la tua risata unica, hai pianto in momenti più difficili. Hai inventato un nuovo appuntamento nella vita degli italiani, hai acceso le televisioni all'ora di pranzo tra una storia, una telefonata e un vaso pieno di fagioli ideando quello che poi diventerà il contenitore di infotainment. Sei tornata regina al sabato sera con tanti programmi di intrattenimento e varietà ma ti sei adeguata sempre a un Paese in continuo mutamento. Hai raccontato e ricordato l'emigrazione degli italiani all'estero e soprattuto in America Latina e Canada facendo incontrare fratelli che erano decenni non si vedevano con quel tuo "Gennaro dopo 25 anni tua sorella Assunta dall'Argentina è qui…!!!", che forse oggi i giovani abituati a Skype non riescono nemmeno a concepire. Hai cercato di inserire anche tematiche difficili per il grande pubblico di Rai Uno quando hai proposto Amore, dove ti occupavi di adozioni a distanza. Quanti biglietti della Lotteria Italia hai annunciato, quanti miliardi hai regalato. Il 6 Gennaio eri la dea della fortuna per qualche famiglia italiana. I tuoi sono stati i primi programmi dove protagonista era la gente comune con le sue storie e il suo racconto, oggi li chiameremo emotainment e people show. Tanto racconta questo medley delle sigle di alcune tue trasmissioni Gli ultimi 20 anni sono stati anni di sperimentazione. Sei una delle poche donne ad aver condotto il Festival di Sanremo in solitaria nel 2001 e nel 2011 hai riportato Eurovision Song Contest in Italia in una serata con gli Analisti di TvTalk. Poi il remix del tuo A far l'amore comincia tu vince l'Oscar con La Grande Bellezza. In televisione torni per essere la coach a The Voice, un format internazionale che ci regalerà per sempre la tua faccia incredula quando hai visto Suor Cristina sul palco. Di talent hai provato a inventarne uno, Forte Forte Forte, un programma che non ha funzionato ma che ci ha regalato la preghiera laica del Ce la farò un manifesto e televisivamente un dispositivo diverso dalle usurate buste e grafiche per comunicare l'ammissione ed esclusione da un concorso. Infine in questi ultimi anni ci hai regalato un altro lato della tua arte e in "a raccontare comincia tu" hai realizzato interviste ritratto con interessanti personaggi dello spettacolo e della cultura popolare italiana. Nessuna dopo di te ti ha raggiunto: c'è Maria che è brava a raccontare le storie e ha quella tua stessa connessione a capire cosa piace agli Italiani, c'è Milly che fa la conduttrice istituzionale e attenta, c'è Lorella che balla e canta, c'è Bianca che sa condurre ballare e cantare, c'è Serena che è brava anche a recitare ma a tutte manca qualcosa. La Carrà, ci mancherà. Grazie Raffaella. Anzi Raffaella Maria Roberta Pelloni.

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