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Assemblea su Giulia rinviata: «Nessuna pressione della presidenza»

La lettera dei rappresentanti di istituto del liceo Antonio Canova di Treviso

Buongiorno,

data la discussione nata negli ultimi giorni intorno alle iniziative in memoria di Giulia Cecchettin e delle donne vittime di violenza, in qualità di rappresentanti d’istituto del Liceo Canova, ci sentiamo in dovere di scrivere questa risposta.

La vicenda di Giulia Cecchettin è stata una tragedia che ha segnato nel profondo tutti noi e ha evidenziato l’importanza di dedicare all’interno della nostra scuola degli spazi di riflessione più ampi sul tema della violenza di genere. Dunque, abbiamo ritenuto necessario non limitarci a dedicare ad un tema di importanza capitale qualche ora il 25 novembre, bensì abbiamo ideato un vero e proprio percorso di sensibilizzazione con cui affrontare al meglio una questione tanto ampia e complessa come quella della violenza di genere. In questo, la preside e la vicepreside, il consiglio di istituto e l’intero corpo docenti hanno dimostrato non solo disponibilità ma attiva collaborazione e insieme siamo riusciti a strutturare una serie di attività da proporre a tutti gli studenti.

Il 20 novembre, poche ore dopo il ritrovamento di Giulia, abbiamo incontrato il ministro Nordio che, in accordo con la dirigente, ha accantonato la lectio magistralis prevista sul tema “Riforma della Giustizia. Generazioni a confronto” e ha focalizzato l’incontro sulla prevenzione di tragedie simili e sugli strumenti utili e necessari a farlo, a partire dall’educazione alla relazione e all’affettività nelle scuole. Sabato 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, abbiamo appeso dei cartelloni nelle tre sedi del nostro liceo dove moltissimi ragazzi hanno scritto dei pensieri, delle frasi e delle considerazioni sul tema.

Tutti noi eravamo profondamente scossi dalla vicenda di Giulia e abbiamo avuto bisogno di un po’ di tempo per organizzare attività più strutturate, da proporre, come pensavamo inizialmente, in occasione dei funerali. Sfortunatamente la data del funerale è stata comunicata con pochissimo preavviso, non permettendoci per ragioni tecniche e organizzative di proporre un’attività articolata quanto intendevamo.

Le classi si sono comunque raccolte in un momento di riflessione e hanno letto le frasi che vari studenti avevano condiviso qualche giorno prima sui cartelloni. Come riporta la lettera della classe IIC, la data dell’assemblea di classe è stata spostata dal 12 al 22 dicembre, ma non sotto pressione della presidenza e del corpo docenti, bensì, al contrario, perché noi tutti necessitavamo di maggior tempo per strutturare la terza attività, capire se la visione del film scelto come punto di partenza fosse adatta a tutti, formulare domande a riguardo e riflettere se le domande proposte potessero essere efficaci per stimolare riflessioni pertinenti.

È senz'altro vero che abbiamo dovuto anche considerare le esigenze dei tempi scolastici, dovute alla imminente chiusura del trimestre, ma l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale, nel nostro Liceo, non è tradizionalmente dedicato ai festeggiamenti natalizi, bensì solo l’ultima ora, in cui quest’anno tutte le classi si sono collegate tra di loro e con noi rappresentanti, per nostra iniziativa, per un saluto e uno scambio di auguri, mentre nelle ore precedenti le lezioni si sono svolte regolarmente.

Inoltre, i rappresentanti di classe non sono stati lasciati soli ma anzi sono stati seguiti durante tutta la settimana da noi rappresentanti di istituto con continue comunicazioni e chiarimenti e, come riporta il comunicato, il dibattito doveva essere supportato anche dai docenti in servizio. La scelta di proporre attività via via più strutturate si inseriva in un chiaro percorso di progressiva sensibilizzazione dei ragazzi sulla tematica.

Questo percorso è iniziato con dei momenti di riflessione personali, è proseguito con un dibattito all’interno delle classi e avrà il suo culmine nell’intervento, nelle assemblee di istituto di gennaio, di un avvocato e di alcune psicologhe che lavorano nei centri antiviolenza della Marca.

Non si è trattato dunque di svalutazione ma piuttosto di valorizzazione del tema, un lavoro complesso che ha visto il sostegno e la collaborazione di tutti e ha richiesto dei tempi lunghi, che naturalmente gli studenti non possono conoscere. Per questa ragione, se qualcuno avesse posto il problema a noi o alla dirigente avrebbe ricevuto le giuste risposte che purtroppo sono mancate perché nessuno ha sollevato la questione nei giorni scorsi.

Speriamo di essere stati chiari e di aver risolto ogni dubbio.

Con l’occasione vi auguriamo un sereno Natale.

Cordiali saluti

I rappresentanti di istituto del liceo Antonio Canova.

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