rotate-mobile
Economia Conegliano

Natale e viabilità, nuova lettera delle categorie al sindaco di Conegliano

Ascom, Confartigianato, Artigianato Trevigiano, CNA e Confesercenti Treviso: « La platea delle Imprese, non ancora pronta nel fare quel salto culturale che serve per accettare di spostare un centinaio di operatori del mercato in un’area defilata perché rischia di mettere in ginocchio le imprese e le loro famiglie»

Una lettera inviata al sindaco di Conegliano, Fabio Chies, e firmata dal presidente di Ascom, Maurizio Gibin, di Confartigianato Conegliano, Severino Dal Bò, di Artigianato Trevigiano, Cesare De Martin, di CNA, Mauro Silvestrin e di Confesercenti, Valter Marcon. Il fronte comune delle categorie, sancito alcune settimane fa per dare una sola voce unitaria al confronto con l'amministrazione comunale coneglianese, ha espresso disappunto per l'organizzazione del prossimo villaggio natalizio. Numerose le perplessità che emergono nella lettera. Questo uno dei passaggi più significativi: "Ci troviamo di fronte a delle criticità che mettono in evidenza come la platea delle Imprese, non tutte per fortuna, non sia ancora pronta nel fare quel salto culturale che serve per accettare di spostare un centinaio di operatori del mercato in un’area defilata perché rischia di mettere in ginocchio le imprese e le loro famiglie. Così come cambiare la viabilità cittadina ha conseguenze su tutta la città, compresi i residenti: sono processi che richiedono tempo, elaborazione e studio di soluzioni".

La lettera inviata a Fabio Chies

Preg.mo Signor Sindaco,

come avrà sicuramente avuto modo di rendersi conto, la vicenda legata alla questione “La Magia del Natale” è solo uno spunto che chiama tutti ad una riflessione ampia e di largo respiro sulla gestione amministrativa della città, tema che è emerso con forza in questo recente periodo e rispetto al quale noi, come rappresentanti dei corpi intermedi, intendiamo partecipare per poter svolgere al meglio quel ruolo di rappresentanza che le nostre imprese ci hanno affidato. L’apertura al dialogo ed al confronto è stata dichiarata pubblicamente e ne abbiamo avuto un primo immediato e tangibile segnale con il documento per Piazza Carducci. Ci auguriamo che questo segnale sia davvero l’inizio di un fruttuoso e costante rapporto, generato da uno scambio realistico e da progettualità comunicate per tempo e condivise adeguatamente, laddove ciascuno degli attori in campo, per ruolo e competenza, possa portare il proprio contributo, facendo sintesi e trovando la mediazione laddove necessario, consentendo con ciò alla squadra di Governo di adottare le scelte migliori, nel pieno esercizio della propria funzione democratica, sempre finalizzate al perseguimento del bene comune. Questo è il modello che ci immaginiamo che fosse adottato: un confronto democratico e aperto dove si pone al centro l’interesse della città, recependo gli interessi dei singoli per trasformarli in una dimensione utile, unitaria e collettiva. Purtroppo, in occasione della progettazione e della programmazione del Natale, il confronto in parola non si è verificato nel modo auspicato.

Lo stimolo che ci ha posto: “guardarci al nostro interno per capire cosa non va tra i nostri associati” lo
apprezziamo e riconosciamo di essere in difetto nel riuscire a trasmettere e ad infondere il “senso di collettività” in sostituzione della “propria visione individuale”. Umano e comprensibile. Non per questo rinunciamo al percorso di maturazione e di accompagnamento delle nostre imprese verso il superamento dell’interesse individuale.

Ci troviamo quindi di fronte a delle criticità che mettono in evidenza come la platea delle Imprese, non tutte per
fortuna, non sia ancora pronta nel fare quel salto culturale che serve per accettare di spostare un centinaio di
operatori del mercato in un’area defilata perché rischia di mettere in ginocchio le imprese e le loro famiglie.
Così come cambiare la viabilità cittadina ha conseguenze su tutta la città, compresi i residenti: sono processi che richiedono tempo, elaborazione e studio di soluzioni. Manca ancora la dimensione nel medio lungo termine e la visione unitaria e di reciprocità: per il commercio in particolare, ogni scelta ha ripercussioni su vie, piazze e aree, ma non tutti hanno capacità di prevedere cosa succede per il Natale o dopo, quando magari alcuni colleghi potrebbero adottare scelte aziendali a discapito del centro cittadino, già accompagnato da tanti buchi neri.

Per questo motivo, cerchiamo e cercheremo di esercitare al meglio il nostro ruolo di corpi intermedi,
sviluppando quelle coalizioni necessarie e virtuose grazie alle quali potrà prendere forma una visione condivisa e di insieme che supera l’interesse del singolo per restituire dinamicità e funzionalità alla città.
Un compito importante e non facile, lo stesso cui è tenuto Lei come primo cittadino, chiamato a porsi in ascolto di tanti per il bene della città. Può fare affidamento su di noi perché siamo tutt’ora convinti che una politica di governo basata sulla concertazione, con l’obiettivo di creare benessere per le aziende e i cittadini che vivono Conegliano, sia la miglior strategia attuabile. Con cordialità.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Natale e viabilità, nuova lettera delle categorie al sindaco di Conegliano

TrevisoToday è in caricamento