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Economia Conegliano

Plastopiave di Conegliano, in quattro anni +45% di fatturato e 30 nuove assunzioni

A dicembre una erogazione welfare straordinaria a tutti i dipendenti

Una crescita continua e sostenibile per Plastopiave di Conegliano, che da oltre sessant’anni produce una vasta gamma di flaconi, vasi, barattoli e pilloliere per l’industria cosmetica, farmaceutica, alimentare e chimica con un alto livello di personalizzazione. Partiamo dal fatturato, che è passato dai 35 milioni di euro del 2019 ai 55 milioni previsti quest’anno. E cresce anche il numero dei collaboratori, passati negli stessi anni da 220 agli attuali 250.

«Fatturato ed Ebitda sono in continua crescita negli ultimi cinque anni e l’azienda ha una totale autonomia finanziaria e di cassa – dichiara Michela Giacomini, titolare dell’azienda con il fratello Attilio -. Non smettiamo poi di investire per il continuo miglioramento ed ammodernamento delle macchine e degli impianti produttivi, nonché dei sistemi gestionali e delle infrastrutture informatiche (da un anno siamo passati a SAP ed abbiamo ristrutturato tutta l’infrastruttura di rete e di server anche per prevenire attacchi informatici). Ed è in atto un processo di riorganizzazione interna anche con l’inserimento di nuove figure professionali orientate al futuro, che consente di implementare ed integrare flussi e processi moderni, funzionali al miglioramento delle capacità produttive e delle prestazioni dell’azienda, per renderla pronta a raggiungere sempre nuovi traguardi, almeno per i prossimi sessant’anni».

A conferma del positivo clima di relazioni sindacali in Plastopiave, l’azienda, oltre al Premio di risultato già pagato nel mese di maggio, erogherà in via straordinaria un credito welfare a dipendenti e collaboratori, come riconoscimento alla loro fedeltà ed al contributo dato ai risultati aziendali. Lo stabilimento di 40.000 m2 in cui opera l’azienda unisce produttività e sostenibilità ambientale, con un’attenzione particolare alla corretta gestione dei rifiuti, dei reflui e degli approvvigionamenti idrici. Certificata Iso 9001 (qualità) e 45001 (sicurezza e salute dei lavoratori), Plastopiave si è da anni dotata anche di un Codice etico che definisce valori e principi per tutti i partecipanti al lavoro in azienda. Con il prossimo anno saranno acquisite anche le certificazioni Iso 14001 (ambiente) e Iso 50001 (energia GSE).

«Da oltre 15 anni l’azienda si è dotata di sistemi di trigenerazione: l’impianto da 1200 kW attualmente in servizio produce acqua calda, acqua fredda ed energia elettrica e copre il 60% del fabbisogno energetico dell’azienda. Inoltre, abbiamo un impianto fotovoltaico di 5.400 mq che fornisce energia per 250.000 kWh all’anno e stiamo per portarne la capacità a 1.500.000 kWh – spiega Michela Giacomini - . Tutte le oltre 100 macchine per il soffiaggio delle materie plastiche sono elettriche, non richiedono l’utilizzo di olio e sono a ridotto consumo di energia; il sistema d’illuminazione interamente a Led a basso consumo energetico e il nostro processo produttivo prevede, inoltre, il riuso del 100% degli sfridi di produzione in ottica zero spreco».

La creazione di packaging sostenibile passa anche dal design dei prodotti e dalla riduzione della quantità di plastica utilizzata per produrre flaconi, vasi e taniche e ogni contenitore prodotto da Plastopiave è riciclabile al 100%. «Il nostro impegno nella ricerca di materiali a basso impatto ambientale per la produzione di packaging sostenibile, ha portato all’impiego, sempre più massivo, di polimeri riciclati post-consumo e bio-based anche per la realizzazione di contenitori ad uso alimentare e cosmetico. Tutti i packaging realizzati con materiali riciclati e bioplastiche mantengono le prestazioni e le proprietà del polimero vergine e sono, a loro volta, riciclabili al 100% - conclude Michela Giacomini. Ci siamo dotati anche di un modello che calcola e quantifica la Carbon Footprint (o impronta di carbonio) dei nostri i prodotti. Questo approccio, basato sulla norma Iso 14067:2018, misura la quantità di emissioni di CO2 rilasciate nell’ambiente da un prodotto, da un servizio o da un’organizzazione durante il suo ciclo di vita. I dati raccolti forniscono ai nostri clienti uno strumento per scelte consapevoli per la riduzione dell’impatto ambientale».

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