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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Fotovoltaico su ogni capannone: 15mila stabilimenti "papabili" nella Marca

La proposta di Cna porterebbe a risparmi in bolletta (-380 mila euro/a), tagli di CO2 (-400 mila ton/a) e contributo all’affrancamento dalle fonti fossili (-70 milioni mc/a di gas). Il presidente provinciale Luca Frare: «Coinvolgendo artigiani e piccole imprese, si accelera sulla transizione energetica»

Fotovoltaico su ogni capannone, è passata la proposta della Cna. Il Governo ha infatti approvato le modifiche al Pnrr che recepiscono il sostegno a interventi per all’autoproduzione energetica richiesto oltre un anno fa dall’Associazione Artigiana. Il documento dovrà ora avere il via libera degli organismi europei. Questo rilevante fatto apre dunque a finanziamenti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo e permette così di sfruttare, a beneficio della transizione energetica dell’intero Paese, l’enorme potenziale offerto dalle piccole imprese.

«Artigiani e piccole imprese rappresentano un potenziale enorme per accelerare la transizione energetica – afferma Luca Frare, presidente della Cna territoriale di Treviso - finora però le nostre imprese erano escluse da tutte le misure di incentivazione per le rinnovabili che si erano concentrate sulle famiglie e sui grandi impianti (attraverso il sistema delle aste con risultati peraltro molto modesti). Invertire la rotta è una esigenza per il Paese».

Oltre a velocizzare la capacità di messa a terra delle risorse del Pnrr, rispettando le scadenze del Piano, la misura offre appunto l’opportunità di accelerare la transizione green attivando ingenti investimenti privati con un effetto leva a beneficio dell’intera economia. Le imprese, infatti, rappresentano un potenziale enorme per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili, per abbattere le emissioni inquinanti e per tagliare i costi energetici. Grazie a questa misura, nella nostra provincia si potrebbero realizzare subito almeno 15 mila impianti fotovoltaici (uno per capannone) per l’autoproduzione da rinnovabili con conseguente riduzione dei consumi di gas di oltre 70 milioni di mc l’anno, un risparmio in bolletta per le imprese pari a 380 milioni di euro e un taglio di CO2 di circa 400 mila tonnellate annue.

Secondo le stime della Cna, a livello regionale i capannoni sui quali sarebbe possibile installare il fotovoltaico sarebbero circa 70 mila e 200 mila a livello nazionale, per una nuova potenza installata nel Paese di 9 GW senza consumare territorio. «Diventa fondamentale – conclude il presidente Frare – che l’implementazione di questa novità sia rapida e a misura di piccola impresa. Il nostro appello al Governo – e ora come Associazione batteremo su questo - è che questi interventi possano godere, oltre che degli incentivi, anche di una semplificazione amministrativa, burocratica e fiscale in modo da rendere l’iter più semplice possibile».
 

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