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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia

Treviso seconda provincia in Veneto per valore delle esportazioni del manifatturiero

Oscar Bernardi, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana: «I dati mostrano i chiaroscuri dell’export trevigiano. I settori che crescono o arretrano a livello mondiale sono gli stessi in crescita o in calo rispetto al mercato tedesco»

Treviso seconda provincia in Veneto per valore delle esportazioni del manifatturiero. La Marca Trevigiana ha realizzato oltre 4 miliardi di euro di export nel primo trimestre 2023, con un incremento del 4,9% rispetto al 2022 e di ben 23,3% in più sullo stesso periodo del 2021. «Sono dati certamente positivi, ma la situazione deve essere attentamente monitorata», ragiona Oscar Bernardi, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana. «A preoccupare in modo particolare è il mercato della Germania che ha segnato nel primo quarto del 2023 il secondo arretramento consecutivo del PIL, pari al -0,3% dopo il -0,5% del quarto trimestre 2022. Non a caso i dati elaborati da Confartigianato mostrano un panorama in chiaroscuro dell’export trevigiano. I settori che crescono o arretrano a livello mondiale sono gli stessi in crescita o in calo rispetto al mercato tedesco.»

Scendendo nei dettagli, il settore che è cresciuto di più nella Marca Trevigiana è stata la farmaceutica, con un più 66,9% rispetto all’anno scorso, raggiungendo 4,9 milioni di euro di fatturato. A seguire la raffinazione del petrolio, con più 20,1 su un mercato tuttavia limitato. Bene i macchinari e gli impianti, con più 19,7% e 701,7 milioni di euro fatturati, la moda, cresciuta del 12,6%, con 745,2 milioni di euro esportati, la metallurgia e metalli (+ 10%, 385,3 milioni di euro), gli alimentari e le bevande (+ 9,9%, 381,4 milioni di euro).
 
Hanno subito un rallentamento, invece, i mezzi di trasporto che con 124,2 milioni di euro hanno visto scendere il fatturato del 12,2%, seguito da legna, carta e stampa, con un calo del 10,3% che assesta l’esportato a 128,1 milioni di euro. Perdite inferiori hanno subito le apparecchiature elettriche (- 4,9%), la gomma, plastica, vetro, cemento e ceramica (- 4,4%) e la chimica (- 3,6%). Dati che rispecchiano l’andamento dell’export con la vicina Germania. La manifattura trevigiana nei primi tre mesi del 2023 vi ha esportato merci per 623.8 milioni di euro, con un incremento del 4,3       %, dati che collocano la provincia al 3° posto in Veneto e 7° a livello nazionale.

Un vero e proprio “boom” hanno segnato le esportazioni in Germania della farmaceutica (+ 47,6%) e della chimica (+ 42,8%) che tuttavia hanno un mercato limitato a 14,5 milioni di euro. Bene anche i macchinari e impianti che con 87,7 milioni di euro esportato sono cresciuti del 28,5%, i computer e l’elettronica (+ 17,9%), la moda (+ 14,5% con un giro d’affari di 107,2 milioni di euro), alimentari e bevande (+ 12,3% con 61,6 milioni di euro) e la metallurgia e i metalli (+ 5,9% con 69,3 milioni di euro).
Cali importanti hanno registrato, invece, la gomma, plastica, vetro, cementi e ceramiche (- 18,3% con 37,8 milioni di euro), il legno, carta e stampa (- 14,8% con 19 milioni di euro) e i mezzi di trasporto (- 8% con 28,4 milioni di euro).

«L’organizzazione e la qualità delle nostre filiere», sottolinea il presidente Oscar Bernardi, «ci dà un margine competitivo. Molte delle nostre imprese sono infatti ben inserite nelle catene del valore della grande industria tedesca. In questo senso, nonostante le tante difficoltà del momento, credo che per le aziende trevigiane inserite nelle filiere tedesche ci siano ancora opportunità di crescita».

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