A casa di Freya: il parco della villa apre ai bambini per un pic nic all'inglese, laboratori e fantastici viaggi
A nove anni ricevette in regalo una copia de “Le mille e una notte”, ne rimase affascinata e questo di certo influenzò le sue future scelte di vita: la passione per i viaggi e il Medio Oriente, preludio di una vita eccezionale, sbocciò in Freya Stark da bambina e ai bambini è proprio dedicato l’appuntamento “A casa di Freya” domenica 20 maggio alle 15.30 a Villa Freya ad Asolo, Treviso, appuntamento promosso dal Comune di Asolo, dal Museo civico di Asolo e dalla Biblioteca di Asolo in collaborazione con Ullallà Teatro Animazione, che rientra nel ricco programma di eventi che segue all’inaugurazione della sezione permanente del Museo civico “La stanza di Freya”.
I più piccoli (6 – 10 anni) saranno accolti nel magnifico parco della villa asolana che fu della viaggiatrice e scrittrice, prima occidentale a localizzare e mappare le Valli degli Assassini in Persia ma anche caposcuola del moderno travel writing oltre che donna libera, al di là di ogni cliché sociale e conformismo, e per loro si succederanno attività e divertimento nel segno delle avventure ma anche dei piccoli riti che fecero parte della vita di Freya Stark. Il programma prevede divertenti laboratori, un picnic all’inglese nel parco ed una storia dal sapore antico in terre lontane sulle ali della fantasia, che i bambini potranno intraprendere con Freya un viaggio fantastico. In caso di maltempo l’evento sarà annullato. E’ necessaria la prenotazione alla Biblioteca civica di Asolo, posti ancora disponibili.
L’appuntamento “A casa di Freya” potrà essere l’occasione per trascorrere una piacevole giornata ad Asolo per tutta la famiglia: al mattino, infatti, si potrà mettere in programma una visita al Museo civico e in particolare alla nuova sezione permanente “La stanza di Freya”, dedicata alla viaggiatrice e scrittrice. Si tratta di un progetto espositivo che punta sull’interattività e sulla partecipazione, curato da Annamaria Orsini e realizzato grazie alla donazione di Anna Modugno, assistente della Satrk nell’ultimo suo periodo di vita. Visitare “La stanza di Freya” porterà con sè il piacere e l’emozione della scoperta: si potranno aprire ante e cassetti, sfiorare abiti e lettere come se davvero ci si trovasse nella sua casa respirando la sua presenza, e la si potrà incontrare attraverso la sua voce, le sue immagini, il suo pensiero, seguendola fino alla fine della sua esistenza.