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San Fior, 50 famiglie unite contro i pericoli di social e internet per i bambini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

L'era digitale ha portato con sé una serie di sfide e domande cruciali per i genitori di oggi. In risposta a questa crescente preoccupazione, circa un anno fa un gruppo di genitori di San Fior ha dato vita ad OnLife - Genitori Connessi, un'iniziativa volta a promuovere una crescita sana e positiva per i propri figli, con un approccio bilanciato all'uso dei dispositivi digitali.

San Fior - Figli in Rete-2

L'approccio di OnLife è pratico: essere attivamente coinvolti nella vita dei propri figli, promuovendo esperienze di vita reale, e regolando l'accesso al mondo virtuale applicando poche e chiare regole riguardanti l'età minima per il possesso di uno smartphone e per il suo utilizzo. Regole che sono già nella mente di quasi tutti, ma che si rivelano di difficile applicazione quando si è soli, e che diventano invece la normalità se il proprio figlio si trova a vivere in un contesto di classe scolastica ed amicizie che fanno parte di famiglie che applicano gli stessi principi. Nella fase iniziale il progetto è stato presentato alla classe terza primaria del plesso di Castello Roganzuolo, ottenendo l’adesione quasi unanime delle famiglie. Il passaparola da solo ha portato nuove richieste di partecipazione, superando rapidamente le 50 famiglie. Il passo successivo ha visto il coinvolgimento dell'Amministrazione Comunale e dell'Istituto Comprensivo di San Fior, entrambi sensibili al problema e interessati all'iniziativa, e dell'associazione Con-Tatto, attiva in diverse tematiche sociali, che ha subito accolto il gruppo OnLife tra le proprie attività. Amministrazione Comunale, l'Istituto Comprensivo e Con-Tatto hanno offerto il loro prezioso aiuto per dare vita a un'idea del gruppo OnLife: sensibilizzare i genitori fornendo dati oggettivi riguardanti le problematiche sociali che sempre più spesso coinvolgono i giovani, creando consapevolezza e facendo crescere così il gruppo. La risposta a questa volontà è l’organizzazione di una serata informativa, durante la quale la dottoressa Ombretta Carlet, neuropsichiatra infantile presso l'Ulss 2, presenterà i dati relativi all'influsso dei social network sui più giovani e derivanti dai più recenti studi. La serata, che si terrà venerdì 19 gennaio presso la sala polifunzionale di San Fior, è aperta a tutti coloro che sono sensibili a questo tema, con ingresso libero, gratuito e fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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