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Collegamento ciclo-pedonale tra Ca' Foncello e Put, flashmob delle associazioni

Sabato al ponte della Gobba la manifestazione promossa da Salvaguardia Ambiente Treviso e Casier onlus insieme a Fiab, Legambiente Treviso, Gruppo S.Antonino Viva e Prato in Fiera

Erano presenti diverse decine di cittadini sabato pomeriggio al flashmob organizzato al ponte della Gobba da Salvaguardia Ambiente Treviso e Casier onlus insieme a Fiab, Legambiente Treviso, Gruppo S.Antonino Viva e Prato in Fiera per sensibilizzare e sollecitare un collegamento ciclo-pedonale tra Ca' Foncello e Put. Sono state inoltre avanzate alcune proposte per la valorizzazione dell'area dell'ex deposito Mom lungo il fiume Sile. Dopo la presentazione dei progetti, alcune canoe sono scese in acqua cercando di creare una sorta di collegamento virtuale fra le due sponde del fiume.

La partecipazione al flashmob

«La mobilità nell'area a sud di Treviso risulta particolarmente caotica e storicamente caratterizzata da una scarsa permeabilità fra il centro storico e i quartieri interessati (Sant'Antonino, San Lazzaro, San Zeno, chiesa Votiva e zona Ca' Foncello), compresi servizi fondamentali quali l'ospedale» hanno spiegato gli organizzatori «La ferrovia e il fiume Sile rappresentano ancora oggi due barriere difficili da superare. Il traffico, già problematico nell'area dell’ospedale Ca' Foncello, rischia di diventare addirittura insostenibile sia con l'avvento della nuova Cittadella della Salute sia, soprattutto, con la realizzazione del Terraglio Est. Come sosteniamo da anni e come ribadito da documenti ufficiali dell’Amministrazione di Treviso (Biciplan del 2012 e PUMS adottato nel 2022), una città come Treviso deve avere nell’utilizzo diffuso, sicuro e razionale della bicicletta uno dei cardini della mobilità, a patto che le relative infrastrutture non siano dei segmenti scollegati tra loro, ma che invece si crei una rete diffusa di percorsi protetti».

La presentazione del progetto-2

«Fin dal 2015, con una presentazione pubblica, come Salvaguardia Ambiente Treviso e Casier onlus abbiamo elaborato una proposta concreta per la realizzazione di una pista ciclopedonale, da e verso l'ospedale, che vada da Ponte della Gobba a via Polveriera in prossimità dell’entrata “vecchia” dell'ospedale» hanno sottolineato «Tale opera sarebbe sicuramente a servizio dell'intera città, peraltro in un tracciato già individuato nel Biciplan del Comune di Treviso approvato nel 2012. Inoltre, la suddetta opera viene definita strategica nelle “Linee Programmatiche di mandato 2023-2028” dell’attuale Amministrazione comunale».

«Da ultimo, verifichiamo con favore che proprio in questi giorni si parla di una passerella sul Sile nell’ambito del progetto di riqualificazione della Restera dai Mulini Mandelli al Ponte della Gobba» continuano le associazioni «L’approccio è certamente positivo e nella direzione auspicata da anni. Resta comunque fondamentale la scelta dell’ubicazione di tale infrastruttura, che va pensata non solo in termini di “attraversamento del Sile”, ma come snodo fondamentale di collegamento tra il centro ed i quartieri a sud di Treviso (e all’area ospedale). Nel dettaglio, il progetto prevede la realizzazione di una passerella ciclopedonale metallica a monte del Ponte della Gobba, l’attraversamento della ferrovia tramite un sottopasso esistente ma da riadattare, l’attraversamento del parco dell’area a nord del deposito MOM, un'ulteriore passerella in legno su uno dei bracci del Canale della Polveriera, infine lo sbocco finale su via della Polveriera, utilizzando un ponticello già esistente».

La canoa scesa in acqua

«Il percorso intercetta peraltro vecchie opere idrauliche, alcune delle quali a servizio dell’ex polveriera attiva a Treviso fino al 1850. L’opera così strutturata ben si collegherebbe con altri interventi in zona» hanno concluso «la riqualificazione dell’area ex Vetrelco (il percorso lambisce il Canale della polveriera senza interessare l’area dei manufatti); una riqualificazione completa dell’area ex Mom a destinazione area verde attrezzata; il collegamento con la “Restera destra”, ovvero un percorso lungo la sponda destra del Sile che, lambendo le strutture sanitarie, si colleghi con l’esistente percorso fino a via dei Gredi. Nell’ottica di ripensare tutta l’area in termini di maggiore vivibilità, e certamente connesso con il percorso e la passerella, è l’idea di riqualificazione dell’area ex Mom, lungo il fiume Sile. Su tale area si sono sentite nel tempo le proposte più diverse e disparate, attualmente la destinazione urbanistica è quella ad uso direzionale e ricettivo. Considerato anche l’elevato numero di parcheggi a disposizione della Cittadella della Salute (l’Accordo di Programma ne prevede 1.000 aggiuntivi) alcuni dei quali ancora da realizzare, riteniamo che nella situazione attuale e futura l’unica destinazione possibile sia quella di un’area verde attrezzata, a servizio di un’intera zona che attualmente ne è priva (il Parco Sole Splendente della Palestra di S. Antonino diventerà altro, un’area solo dedicata allo sport). Alcune indicazioni concrete relative a quest’area: dovrà prevedere la completa bonifica dell’area da manufatti incompatibili e da vegetazione infestante; dovrà rigorosamente prevedere una chiusura notturna (come del resto la passerella ciclopedonale sul Sile); dovrà avere ampi spazi a prato per una migliore fruibilità; potrà prevedere un limitato numero di stalli, a pagamento, destinati esclusivamente ai fruitori dell’area ed ai mezzi di servizio, anch’essi non accessibili in orario notturno».

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