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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Premio nazionale "Donna dell’anno", svelate le finaliste

Sono state centinaia le candidature alla terza edizione del premio “Donna dell’anno 2020”, il concorso ideato da Innovation Future School, che promuove, incentiva e sostiene personalità femminili che si distinguono per iniziative di forte impatto socio-economico. La giuria ha selezionato una rosa di 15 finaliste che arrivano da tutt’Italia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Successo di partecipazione alla terza edizione del “Premio Donna dell’anno 2020”, il concorso ideato dell’associazione trevigiana Innovation Future School, con l’obiettivo di incentivare e sostenere personalità femminili di spicco che con intuito e coraggio si sono distinte per essere le promotrici di iniziative che abbiano una particolare ricaduta sociale in ambito sia locale che nazionale.

«Anche quest’anno sono arrivate centinaia di candidature - racconta orgoglioso Gianpaolo Pezzato, presidente di Innovation Future School - segno dell’entusiasmo e della voglia di contribuire con le loro grandi idee al miglioramento del nostro paese. Sono convinto che il futuro sia rosa”. “Il Premio Donna dell’anno” è un’iniziativa organizzata con il supporto di Volksbank e con la collaborazione delle principali realtà impegnate nella valorizzazione e sostegno in tutti i suoi ambiti del mondo femminile: la Consigliera Regionale di Parità del Veneto, la Consigliera di Parità per la provincia di Treviso, Lei - Center for Women's Leadership dell'Università Ca' Foscari Venezia, il Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe (Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi), il MO.I.CA – Movimento Italiano Casalinghe, Aidda (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti D’Azienda) e l’associazione Rete Al Femminile di Treviso.

Le 15 finaliste del premio accuratamente selezionate dalla giuria di esperti arrivano da tutta Italia, da Nord a Sud, hanno esperienze di vita e professionali tra le più varie, dall’architetto alla regista, dall’artista alla sociologa, dall’insegnante fino alla ricercatrice e l’imprenditrice, solo per citarne alcune. Tanti volti e tante storie, e soprattutto grandi idee che sono diventate azioni concrete. Tra queste c’è Enrica Boda, 39enne di Torino che studia come l’esposizione agli inquinanti dell’aria possa agire come fattore di rischio per l’insorgenza della Sclerosi Multipla; Annamaria Mancuso che ha fatto della lotta ai tumori, della prevenzione e del sostegno al malato e ai suoi familiari il suo motivo di vita; Patrizia Palumbo, napoletana, dell’Associazione Dream Team Donne in rete, con sede a Scampia, il cui scopo è la valorizzazione e lo sviluppo professionale delle donne di aree urbane che versano in particolare condizioni di degrado sociale e ambientale; Paola Viola, 45 anni, trevigiana, cofondatrice e presidente di Una mano per un Sorriso – For Children, onlus che da dieci anni opera in Italia e nel mondo a difesa dei diritti dell’infanzia e delle donne e a sostegno della marginalità; Gaya Spolverato, padovana, chirurga oncologa che ha co-fondato Women In Surgery Italia, associazione che vuole unire e rappresentare le chirurghe in Italia e nel mondo (nella scheda* tutti profili delle 15 finaliste). Alla prima classificata del Premio Donna dell’Anno 2020 andrà un premio in denaro di 700 euro da destinare a sostegno della causa o iniziativa per la quale è stato riconosciuto il premio. A discrezione del Comitato Scientifico potranno essere inoltre assegnati riconoscimenti speciali alle finaliste ritenute particolarmente meritevoli. Il premio sarà consegnato nella cerimonia di premiazione in diretta Facebook sabato 12 dicembre dalle ore 11 alle ore 13 nell’ambito della giornata dedicata al tema “Donne & Società: nuovi ruoli e nuovi spazi».

Le finaliste

Enrica Boda, 39 anni, Professore Associato in Anatomia Umana presso l’Università degli Studi di Torino, svolge la sua attività di ricerca presso il Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi di Orbassano (TO). I suoi studi sono volti a capire come favorire la riparazione della mielina in caso di patologia o lesione del Sistema Nervoso Centrale. In questo contesto, si sta attualmente occupando di studiare come l’esposizione agli inquinanti dell’aria possa agire come fattore di rischio per l’insorgenza e la progressione della Sclerosi Multipla. Silvia Bonizzoni, di Pordenone, ha una Laurea in Scienze Ambientali e un Master in Biologia Marina. Da vent’anni svolge ricerche sui delfini del Mediterraneo. E’ ricercatrice di OceanCare e direttrice esecutiva di Dolphin Biology and Conservation. Attualmente studia i delfini al largo delle coste del Veneto a bordo di una piccola imbarcazione. Chiara Brughera, milanese, Managing Director di SheTech, associazione no-profit nata con l’obiettivo di colmare il gender gap nel mondo della tecnologia, del digital e dell’imprenditoria, attraverso eventi di networking, workshop formativi e opportunità professionali. Martina Cighetti, 28 anni di Lodi, è Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica in una comunità per tossicodipendenti e autori di reato. Ha una formazione in Danzaterapia Clinica. Il progetto proposto, Piattaforma “Con-tatto”:servizi e risorse territoriali per la prevenzione e la cura di dipendenze e psicopatologie in adolescenti e giovani adulti, è stato pensato ed ideato come risultato dell’esperienza sul campo con giovani ragazzi che accedono al Servizio e come conseguenza alle difficoltà di attivare un progetto che risponda adeguatamente ai loro bisogno e aspettative. È emersa, come di fondamentale importanza, la necessità di attivare una solida collaborazione tra Servizi di cura ma, soprattutto, con enti territoriali che si coordino e si interfaccino. Simona Dell’Utri, udinese, si definisce una sognatrice concreta, guarda al futuro attraverso gli occhi dei giovani e questo si permette di non avere età. Dopo esperienze entusiasmanti nel trasformare le idee degli altri in progetti concreti, nel 2018 fonda BeValory, una start-up innovativa a vocazione sociale attiva nel settore della new technology per dare voce al suo sogno “valorizzare i sogni delle nuove generazioni”. Silvia Gatti, di Macerata, fanno parte della sua vita: l’impegno nel Volontariato, oramai ventennale con l’Associazione Moica Marche, con la partecipazione a Corsi, Eventi Formativi e con l’insegnamento della lingua italiana alle donne immigrate; l’amore per la scrittura, che non viene prima dell’amore per il marito Claudio e i tre figli, Nicolò, Sara e Filippo e per il suo beagle Black Star, protagonista dei suoi libri come guida turistica a quattro zampe che porto con sè nelle scuole, per educare i bambini all’amore del proprio territorio e alla dolcezza e al rispetto del mondo animale (Black Star – Scoprire Recanati con gli occhi di un beagle e Black Star – Scoprire la Riviera del Conero con gli occhi di un beagle). Giulia Gussago, da Bolzano, è danzatrice, coreografa, regista e insegnante di Metodo Feldenkrais®. E’ direttore artistico di Compagnia Lyria e del Progetto Verziano, realizzato in collaborazione con Ministero di Giustizia Casa di Reclusione Verziano Brescia a partire dal 2011. Annamaria Mancuso, milanese, architetto per professione, ha fatto della lotta ai tumori, della prevenzione e del sostegno al malato e ai suoi familiari il suo motivo di vita, spinta dall’esperienza personale della malattia. Presidente e fondatrice di Salute Donna onlus, Associazione nata nel 1995 a Monza, dove oltre 20 anni fa venne inaugurato il primo ambulatorio di senologia. L’Associazione oggi è diffusa in maniera capillare su tutto il territorio nazionale con sezioni in diverse regioni d’Italia. Ideatrice e coordinatrice del gruppo di Associazioni pazienti “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” e scrittrice di due romanzi, «Da via Venezian» e «Una terrazza sull’Africa», Annamaria Mancuso partecipa a numerosi eventi nazionali e internazionali in campo oncologico dove accanto agli specialisti dà il suo contributo di paziente e di portavoce dei bisogni dei malati. Debora Nicoletto, Sociologa e giornalista pubblicista bellunese, si occupa di politiche giovanili e familiari in ambito regionale e nazionale. È stata docente e consulente per l’Università di Trento, di Padova e per lo Iulm di Milano. Ha ideato il progetto Strike! Giovani che cambiano le cose, è referente dei Piani Giovani della Provincia di Trento e in questa coordinatrice dei Distretti Famiglia. Dopo l’esperienza di assessorato al Comune di Feltre, ha ideato lo spazio culturale Dolomiti Hub gestito dall’impresa sociale Dolomiti Lab. Patrizia Palumbo, Presidente Associazione Dream Team Donne in rete, con sede operativa a Scampia (NA), il cui scopo è la valorizzazione, il potenziamento e lo sviluppo professionale delle donne di aree urbane che versano in particolare condizioni di degrado sociale e ambientale, nonché la promozione di una cultura di genere allo scopo di ridurre stereotipi e discriminazioni; Presidente della Squadra di Calcio Femminile Dream Team Arci Scampia e da novembre 2018 è referente del Presidio Territoriale di LIBERA Scampia “Antonio Landieri”. Gaya Spolverato, padovana, laureata in Medicina e Chirurgia nel 2010. Si è specializzata in Chirurgia Generale a Verona nel 2017. E’ stata International Medical Student al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York nel 2010, Research Fellow in Surgical Oncology alla Johns Hopkins di Baltimora dal 2013 al 2015 e International Clinical Fellow in Surgical Oncology al Memorial Sloan Kettering Cancer Center dal 2017 al 2018. Da poco tornata in Italia come Ricercatore all’Università di Padova e come Dirigente Medico in Chirurgia presso l’Azienda Ospedaliera di Padova. E’una chirurga oncologa con un particolare interesse nella chirurgia del retroperitoneo (sarcomi e tumori del pancreas). Nel 2015 ha co-fondato Women In Surgery Italia, associazione che vuole unire e rappresentare le chirurghe in Italia e nel mondo. Francesca Tenchini, architetto milanese, da sempre nel campo dell’Arte e della Didattica per passione, incrocio l’ambito del Design per un’intuizione con lo pseudonimo di Francesca Tenchini.

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