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Martedì, 30 Aprile 2024

Maltempo nel Bellunese, oltre cento interventi dei vigili del fuoco

Tetti scoperchiati e decine di alberi caduti tra Agordino, Cadore e Comelico nel pomeriggio di martedì 18 luglio. Soccorsi arrivati anche dalla Marca, il Governatore Zaia dichiara lo stato di emergenza regionale

Sono stati più di 100 gli interventi dei vigili del fuoco per il maltempo che ha colpito dal tardo pomeriggio di martedì 18 luglio la provincia di Belluno, in particolare nelle zone dell’Agordino, del Cadore e del Comelico. Tra i danni più ingenti: la caduta di alberi, lo scoperchiamento di tetti e dissesti statici.

I vigili del fuoco hanno operato con 200 operatori del comando di Belluno, delle sei sedi permanente dei 24 distaccamenti volontari e con il supporto di squadre regionali provenienti dai comandi di Treviso, Padova, Vicenza e Verona e l’utilizzo di 7 autoscale. Aperti nella serata di martedì i COC (Centro operativo Comunale) a Santo Stefano Cadore e Calalzo. In corso questa mattina gli ultimi interventi per la messa in sicurezza delle coperture dei tetti e degli alberi pericolosi. A Calalzo un centinaio di ospiti della colonia sono stati spostati sempre nella stessa struttura per il danneggiamento del tetto.

Stato di emergenza regionale

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha firmato la dichiarazione di Stato di Emergenza Regionale a seguito della fortissima fase di maltempo che ha colpito l’area dolomitica veneta, provocando considerevoli danni. Zaia continua a tenersi in contatto con i Sindaci dei territori colpiti e con le squadre che stanno intervenendo, mentre è in corso l’attività per la raccolta di segnalazioni dei danni. Il quadro, al momento, è il seguente: a seguito del veloce transito di una linea temporalesca, sono state fortemente colpite da forti venti e grandine le aree del Comelico, Cadore ed alto Agordino. Sono stati misurati valori della velocità del vento con raffiche di 129 km/h a Cortina d'Ampezzo e superiori a 140 km/h in quota. Da una prima ricognizione risulta che oltre una trentina di fabbricati hanno subito danni a causa dei forti venti: tra questi, circa una quindicina hanno subito lo scoperchiamento del tetto. A Santo Stefano di Cadore una decina di persone, a causa dei danni alle coperture, sono state evacuate. Molte alberature sono cadute a terra, in particolare nella zona orientale, interessando la viabilità statale, regionale, provinciale e locale (per tutta la notte si è reso necessario chiudere la SP 6 di Danta di Cadore a causa degli alberi caduti - riaperta poco prima delle 8 di mattina). Gli alberi schiantati hanno danneggiato numerosi autoveicoli (in corso la quantificazione) senza provocare fortunatamente feriti. A seguito dei temporali si sono verificate interruzioni di energia elettrica e delle telecomunicazioni in alcune aree, ma allo stato attuale sembra che la funzionalità sia stata ripristinata.

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