rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Politica San Lazzaro / Via Cimitero San Lazzaro

Alberi da abbattere al cimitero: «Danneggiati da lavori e poca manutenzione»

Il commento di Luigi Calesso (Coalizione Civica Treviso): «Circa metà delle 48 piante esaminate registra danni dovuti con ogni probabilità ad attività umane, dai lavori alle capitozzature. Serviva più attenzione»

Alberi pericolosi e da abbattere al cimitero di San Lazzaro: Luigi Calesso di Coalizione commenta così l'ordinanza con cui il Comune ha disposto la rimozione di diverse piante dal camposanto del capoluogo: «Dalla lettura dell'ordinanza emergono tanto le motivazioni indiscutibili per gli abbattimenti quanto altri elementi che fanno pensare che quegli alberi non siano stati tutelati durante la loro vita».

Spiega infatti Calesso: «Una decina di alberi risultano danneggiati durante i lavori cimiteriali, un’altra decina di piante è stata capitozzata e altri riportano delle “ferite” non meglio specificate. Circa metà delle 48 piante esaminate, quindi, registra danni dovuti con ogni probabilità ad attività umane, dai lavori alle capitozzature e, probabilmente, alle ferite. Il problema è proprio quello di come sono manutenuti e “rispettati” gli alberi durante la loro vita: non è escluso, anche se non è certo, che danneggiamenti alle radici, capitozzature o ferite possano aver contribuito a portare le piante alla malattia e alla morte. Questa situazione si ripropone ciclicamente ogni volta che l’amministrazione emana una ordinanza di abbattimento di alberi morti o pericolosi per l’incolumità pubblica: quegli stessi alberi, in misura non marginale, risultano danneggiati da attività umane.

Sarebbe utile - continua Calesso - che venisse condotta una vera e propria “campagna” di verifica dello stato delle alberature pubbliche in città per verificare quali piante sono state danneggiate o risultano ammalate ma possono ancora essere salvate. Se si interviene, al contrario, quando gli alberi danno segni di secchezza, di cedimento o di instabilità è chiaro che se ne potrà solo registrare uno stato di morte o di irreversibile “agonia” e decretarne l’abbattimento. Penso sia necessario anche intervenire per proteggere maggiormente gli alberi da quelle attività che possono portare danni: i lavori stradali e cimiteriali, ad esempio, vanno progettati ed eseguiti in modo tale da evitare rischi agli apparati radicali delle piante, le capitozzature vanno evitate, la manutenzione deve essere costante. Così, in futuro - conclude Calesso - quando degli alberi dovranno essere abbattuti non scopriremo che metà erano stati danneggiati dall’uomo, forse portandoli verso la morte».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alberi da abbattere al cimitero: «Danneggiati da lavori e poca manutenzione»

TrevisoToday è in caricamento