Indagini sulla Pedemontana, Zanoni: "Vernizzi lasci le ruspe a casa"
L'eurodeputato fa fronte alle dichiarazioni dell'ingegnere Silvano Vernizzi, secondo cui il caso superstrada sarebbe in fase di archiviazione da parte della Commissione Europea
“Altro che archiviazione, le indagini della Commissione europea sulla Pedemontana Veneta continuano eccome”. Lo dichiara Andrea Zanoni, eurodeputato e membro della commissione Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo.
Zanoni risponde così all’ingegner Silvano Vernizzi che, il 29 maggio, aveva dichiarato alla stampa che l’indagine sulla pedemontana sarebbe stata archiviata.
Nel marzo 2013, l’eurodeputato aveva denunciato a Bruxelles che il contratto di concessione, progettazione, costruzione e gestione della Pedemontana avrebbe potuto violare la direttiva UE sulle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici, per la clausola che prevede un compenso economico dalla Regione all’impresa costruttrice in caso di volume di traffico insufficiente.
La commissione europea ha esaminato ulteriormente il caso, e Vernizzi ha dichiarato che secondo l’UE la direttiva non sembra violata, oltre al fatto che i cantieri apriranno nel 2014.
Ma gli accertamenti sono ancora in corso, a partire dalla direttiva sulla valutazione dell’impatto abientale, quella sull’habitat, sulla qualità dell’acqua e sulle procedure di aggiudicazione degli appalti.
Così l’onorevole Zanoni si scatena: “Invito Vernizzi a lasciare le ruspe in garage, visto che le possibili irregolarità sono ancora da appurare”. E incalza sostenendo che al momento dell’aggiudicazione dell’appalto, l’ingegner Vernizzi fosse protagonista di un conflitto di interessi, in quanto Segretario regionale Infrastrutture e mobilità, Commissario Straordinario per la Pedemontana Veneta, Amministratore Delegato di Veneto Strade, Presidente delle Commissioni Regionali VIA e VAS (Valutazione impatto ambientale e valutazione ambientale strategica).
