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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Centro / Piazza Vittoria

Park interrato in Piazza Vittoria: «Progetto vecchio, ci sono alternative migliori»

Il Partito Democratico di Treviso insorge contro il via libera dato dal sindaco Mario Conte alla realizzazione del park interrato di tre piani. Il commento del capogruppo, Stefano Pelloni: «I posti auto vanno ricavati nella zona nord della città»

Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha approvato in Giunta il via libera alla firma del contratto con il concessionario Parcheggi Italia per la realizzazione del discusso Park Vittoria, un parcheggio sotterraneo di tre piani e 430 auto che dovrà essere realizzato in uno dei luoghi simbolo del centro storico.

Le opposizioni cittadine, Partito Democratico in primis, hanno ribadito in queste ore la loro contrarietà alla realizzazione di un'opera «concepita vent'anni fa dall'allora sindaco Gentilini e alla cui realizzazione non venne mai dato seguito dal sindaco Gobbo, pure leghista, perchè era evidente che si trattava di un'opera che non convinceva nessuno». Il capogruppo Stefano Pelloni commenta: «Siamo profondamente preoccupati per le troppe incognite di questo cantiere e per le possibili ricadute per le attività commerciali vicine. Rischiamo di paralizzare un pezzo importante di città con i reperti archeologici che sicuramente sappiamo esserci. Il sindaco Manildo era riuscito a trasformare il contratto giacente con Parcheggi Italia, eliminando il Park Vittoria interrato e prevedendo la sistemazione e riqualificazione di altre due aree. Penso che quella fosse la strada giusta: potenziare il Cantarane per pedonalizzare Piazza Duomo e un altro parcheggio più grande nella zona nord di Treviso. Oggi, dopo sei anni di amministrazione Conte, siamo tornati al punto di partenza di Gentilini venti e passa anni or sono. I risultati del Pums ci dicono che il fabbisogno di parcheggi è nel quadrante nord, dove c'è il mercato due volte la settimana, mentre in zona stazione i parcheggi non mancano. Costruendo 430 posti auto dentro Mura si crea un attrattore di traffico che comporterà un via vai di auto private in area stazione-centro-stazione, ovvero una cosa che va nella direzione opposta alla creazione di una città green con aria pulita - o meno inquinata. Se vogliamo ridurre il traffico sul PUT e in città, dobbiamo riuscire a far parcheggiare le auto a nord, senza che debbano percorrere mezzo Put. La vicinanza con il Sile poi ci preoccupa. Conosciamo i disastri che sono stati combinati con un "semplice" sottopasso in Via Sarpi, ancora oggi spendiamo centinaia di migliaia di euro per risolvere i problemi - conclude Pelloni -. C'è infine la questione sicurezza: chi va a recuperare l'auto parcheggiata al terzo piano sottoterra alle 23.30? Bisogna andarci con la scorta. In città servono sicuramente maggiori aree di parcheggio per i residenti, ma un mega parcheggio lì non è una soluzione».

Maurizio Mestriner, ex candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, aggiunge: «Il Park Vittoria già lo abbiamo e ci basta, chi vuole il park interrato ha idee vecchie e vuole definitivamente dare il colpo di grazia per uccidere il centro storico, il solo pensiero di occupare un intero quadrante del  centro città con un cantiere che porterà mezzi pesanti e camion dentro il centro, con scavi sulla piazza che metteranno a rischio i fabbricati vicini e minando la salute del fragile ecosistema del Sile e del sottosuolo trevigiano ricco di acqua e di archeologia. Faremo il possibile per fermare questa sciagura che affosserà definitivamente Treviso. La politica ha il compito di dare una direzione con orizzonte a lungo termine, i parcheggi in centro devono essere maggiormente agevolati per i residenti e il carico-scarico, mentre il traffico di passaggio deve progressivamente cambiare mentalità, va incentivato all'uso dei parcheggi scambiatori esterni che in buona parte già abbiamo ma ad oggi sono abbandonati e non si è mai investito nei servizi di collegamento con bus navetta che offrano un servizio efficiente e continuo. Asfaltare il più possibile Treviso è stata la regola e la speculazione della Lega degli ultimi 20 anni. Va ampliato il bike sharing e reso le piste ciclabili fruibili con migliori collegamenti tra tutti i quartieri con  percorsi sicuri. Investire nel trasporto pubblico efficiente che colleghi tutti i punti sensibili come ospedali, case di cura distretti sanitari, le linee bus devo essere aggiornate alle esigenze di cittadini e turisti, bisogna che il parco mezzi sia rinnovato e accogliente per tutti gli utenti anche i più fragili, con orari di fruizione del servizio più ampi che coprano anche le fasce serali e nei giorni festivi non vengano ridotte. Se vivo a Canizzano devo essere libero di vivere il centro città tranquillamente fino a sera con la sicurezza di avere un servizio pubblico che mi riaccompagni a casa».

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