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A Preganziol l’opposizione chiede di istituire un albo per le babysitter

Il consigliere comunale Raffaele Freda: «Vogliamo semplificare l’incontro di domanda e offerta di questi servizi, il tutto per alleggerire la ricerca delle famiglie»

La ricerca da parte delle famiglie di babysitter e persone che aiutino i bambini nel fare i compiti o ancora di insegnanti per le ripetizioni può essere snervante visto anche che i genitori sono spesso presi dai mille impegni della vita quotidiana ritrovandosi perciò a dover fare i conti con l’esigenza di trovare qualcuno di affidabile, disponibile e che abbia delle buone capacità educazionali. Una sfida ardua, soprattutto quando il tempo per la ricerca è poco o quando mancano le referenze o i contatti giusti. Per questo a Preganziol i consiglieri di opposizione di Impegno Comune, Raffaele Freda e Simonetta Trabucco, hanno depositato una mozione con la quale chiedono l’istituzione di un “Albo comunale delle babysitter e per l’aiuto compiti” in vista del Consiglio Comunale del prossimo 22 febbraio.

 «Vogliamo semplificare l’incontro di domanda e offerta di questi servizi a Preganziol – spiega Raffaele Freda, capogruppo di IC in quota Fratelli d’Italia – attraverso la redazione di un albo formato a seguito di corsi qualificanti per l’assistenza ai bambini. L’albo naturalmente poi sarebbe aperto anche a chi ha già delle qualifiche che certifichino l’affidabilità nei confronti delle famiglie, lo scopo quindi è principalmente quello di alleggerire la ricerca delle famiglie consentendogli di attingere da un elenco di contatti disponibili e facilitare allo stesso tempo la ricerca dei clienti per chi si propone di svolgere le mansioni in questione». Secondo quanto previsto nella mozione, prosegue Freda: «Il Comune rimarrebbe estraneo al rapporto di lavoro che si instaura tra la babysitter e la famiglia, il compito dell’ente finirebbe nel momento in cui viene pubblicato l’albo».

La collega consigliere Simonetta Trabucco aggiunge: «Ci sono associazioni, cooperative o aziende del territorio che possono fornire i brevi corsi necessari per garantire un’adeguata preparazione di queste figure di assistenza, il Comune può trovare agevolmente le risorse per affidarsi a questi soggetti garantendo magari la gratuità del corso e dell’iscrizione all’albo. È necessario tenere conto della funzione educazionale delle persone che si propongono per questi incarichi; credo che la nostra proposta rappresenti un ottimo modo anche per garantire un servizio migliore a tutte le parti interessate».

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