Ex base Nato sul Grappa: in estate al via i lavori di demolizione
Il sindaco di Seren, Dario Scopel: «Torniamo da Roma con solide rassicurazioni sull’avvio del progetto». Cunial: «Per l'autunno il via all'affidamento dei lavori per il restauro del Sacrario»
Buone nuove da Roma, dove il sindaco di Seren del Grappa Dario Scopel e la parlamentare vicentina del Movimento 5 Stelle Sara Cunial hanno avuto quest’oggi un importante incontro in ambito ministeriale in merito al progetto di riqualificazione e recupero di Cima Grappa. È arrivata infatti la notizia che è stato depositato pochi giorni fa il progetto definitivo e che già in aprile è prevista la Conferenza dei Servizi per l’approvazione definitiva. Entro l’autunno poi, attraverso un apposito bando di gara, saranno affidati finalmente i lavori di restauro del Sacrario, che dovrebbero essere quindi eseguiti nell’arco del 2020. La notizia ancor più significativa per quanto riguarda il territorio serenese è che l’abbattimento dell’ex base Nato è in calendario già per la prossima estate (e una volta completati i lavori generali, l’area sarà quindi di nuovo libera e transitabile).
«Siamo davvero soddisfatti delle rassicurazioni ottenute quest’oggi - commenta il sindaco di Seren del Grappa Dario Scopel di rientro da Roma - L’iter per i lavori di restauro conservativo del Sacrario di Cima Grappa e della demolizione della ex base Nato ha preso il via nell’ oramai lontana estate del 2013, quando fu istituito il comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale - continua Scopel - Nel maggio del 2014, con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, fu quindi approvato il programma degli interventi. Si sono poi succeduti tutta una serie di atti e iniziative di vario tipo, ma con il passare degli anni in più di qualcuno è cominciato a serpeggiare il timore che l’allontanarsi dal Centenario della Grande Guerra portasse a dimenticare questo importante progetto. Le notizie odierne sono quindi molto positive. La causa dei rallentamenti, ci è stato spiegato, risiede nel fatto che ad ogni nuovo governo si deve riapprovare la Struttura di Missione, il che vuol dire perdere mediamente 6 mesi (e dal 2014 ad oggi è successo per ben 3 volte)».
«I lavori prevedono il restauro del Sacrario, la realizzazione degli spazi museali, la riqualificazione ambientale ( la cui parte più significativa è rappresentata dalla demolizione degli oltre 6 mila metri cubi della ex base Nato) e il miglioramento dell’accessibilità all’area. L’intervento - concludono il sindaco di Seren del Grappa e la deputata Cunial - non è certo di poco conto: in totale sono previste risorse per circa 6 milioni di euro (di cui 400 mila per la demolizione della ex base Nato), messe in campo direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Stavolta pare essere davvero quella buona».