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Troppi cittadini costretti a rivolgersi alla sanità privata, De Nardi: «Situazione insostenibile»

Il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni comunali torna all'attacco del sindaco di Treviso, Mario Conte: «Alla conferenza dei sindaci dicono che lo vedono pochino»

Giorgio De Nardi torna all'attacco del sindaco di Treviso, Mario Conte. Questa volta il tema è quello della sanità che secondo il candidato del centrosinistra sarebbe stato solo oggetto di propaganda politica.

«Sono sempre di più i cittadini in difficoltà nell’accedere ai servizi sanitari nonostante la grande disponibilità di tutti i professionisti del settore» spiega De Nardi «Liste d’attesa eterne, carenza di medici di base, assenza di servizi accessibili a tutti in materia di riabilitazione e lungodegenza, esplosione delle rette delle case di riposo. Queste sono tutte competenze della Regione. Cinque anni fa il sindaco Conte ha raccontato a tutti noi trevigiani che avere un Comune a guida Lega - Salvini premier, quindi “amico politico” della Regione, ci avrebbe garantito maggiore attenzione. Molti gli hanno creduto e per questo lo hanno votato. E adesso? Niente di niente! Una situazione sempre più insostenibile che costringe tantissimi trevigiani a rivolgersi a strutture private o a rinunciare alla salute nel caso in cui non abbiano le risorse economiche sufficienti per potersi permettere esami e cure. Alla conferenza dei sindaci, l’organismo che dovrebbe decidere su queste cose, dicono che il sindaco Conte, inoltre, lo vedono pochino. Anche questa, come
quella sulla sicurezza, era solo propaganda da campagna elettorale».

«Conte invece di fare la scenetta di scrivere ai Ministri per nascondere la sua incapacità a risovere i problemi, si faccia sentire in Regione» chiude il candidato del centrosinistra «La realtà è che noi stiamo dalla parte dei trevigiani disperati per questa situazione. Conte da quella dei suoi capi politici che siedono in Regione e che non vuole disturbare. Anche in questo caso vale la regola del 5: farsi sentire in Regione per pretendere una sanità più vicina a tutti i cittadini è certamente una delle cose che non si possono annoverare tra quelle fatte in questi anni da questa Amministrazione».

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