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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute

Covid: «La zona gialla non funziona, giuste le restrizioni»

Il dott. Luigino Guarini, Presidente dell'Ordine dei Medici: «Quanto deciso dal Presidente Zaia era inevitabile visti i contagi in Veneto. Anzi, io da medico opterei per il lockdown, ma capisco che ci siano anche esigenze economiche»

«La zona gialla in Veneto non ha funzionato, i numeri attuali d'altronde parlano chiaro. Basta difatti guardare a quelle regioni che erano in zona rossa fino a qualche giorno fa e che ora possono contare contagi inferiori ai nostri, oltre ad una situazione ospedaliera meno pressante. Quanto dunque comunicato oggi dal Presidente Zaia era inevitabile, perlomeno da un punto di vista medico-sanitario». A dirlo è il dott. Luigino Guarini, Presidente dell'Ordine Provinciale dei Medici e Odontoiatri di Treviso, il quale approva a pieno le ultime restrizioni previste dalla Regione a partire dal prossimo weekend. 

«Se fosse per me dovremmo effettuare immediatamente un lockdown in stile "zona rossa" fin da subito - racconta il 61enne odontoiatra trevigiano ai nostri microfoni - ma capisco anche che ci siano delle necessità economiche da rispettare, degli equilibri da non minare. Il problema è che i contagi non stanno calando e che la pressione ospedaliera in Veneto è oggi davvero importante. Zaia si sta dunque muovendo nella stessa direzione già auspicata dalla nostra Federazione di riferimento (la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri), ovvero la linea di stabilire nuove misure restrittive alla libertà personale con l'obiettivo di ridurre quanto prima la diffusione del Covid».

«Oggi è quindi fondamentale ridurre al massimo i contatti con altre persone, magari sul modello già adottato dai Paesi del nord Europa dove, pur con dati nazionali di contagio migliori dei nostri, si è deciso per lockdown totale. Vero, però, che la ricetta definitiva per risolvere a monte il problema non ce l'ha nessuno, ma certamente la campagna vaccinale (che dovrebbe partire ai primi di gennaio) aiuterà molto nel superare questa pandemia - continua il dott. Guarini - A tal proposito, preciso che io stesso provvederò a vaccinarmi anche perché, nonostante le opinioni contrarie di negazionisti e no-vax, è ormai appurato che il vaccino, soprattutto quella della Pfizer, è stato testato ed è sicuro. La stessa Fda americana ha dato il suo placet alla distribuzione e così ha fatto anche l'Unione Europea. Si tratta, dunque, di un traguardo importantissimo e atteso da mesi, per un vaccino che è persino arrivato in tempi record. Attenzione però - conclude Guarini - La vaccinazione non sarà un "liberi tutti", questo è importante dirlo. Il virus è e sarà ancora presente tra noi e solo attraversando un ultimo periodo transitorio di convivenza con lo stesso potremo infine raggiungere l'immunità di gregge che ci permetterà di uscire definitivamente da questo anno da dimenticare».

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