Collegio Pio X, una smart week per il recupero dei debiti scolastici
Grazie alla legge per l'obbligo di recupero per gli studenti, i docenti dell'istituto hanno messo in moto esperienza e creatività per trarne il massimo profitto scolastico
Da lunedì, presso il Collegio Pio X di Treviso, ha preso il via un modello innovativo per l’obbligo delle dieci ore di recupero per gli studenti con ‘debiti’. Un modello che, anziché utilizzare l’orario curriculare o quello pomeridiano, comprime le attività obbligatorie in una sola settimana, intelligente, dinamica e smart, e che al termine permette agli studenti di sapere subito se le lacune sono state sanate. Quindi tempi brevi e certezza dell’esito. Nessuna perdita di tempo, poi, durante i ‘buchi’ di orario tra un corso e un altro, anzi, un utilizzo intelligente con studio assistito in aule assegnate.
Per evitare che gli studenti senza debiti rimanessero a casa o poco operosi in classe, è stata organizzata una settimana parallela, anche in questo caso smart, fitta di attività alternative e conferenze. «La scuola si è data un calendario nuovo per la settimana, distribuito su assi cartesiani, con intreccio di insegnanti, aule, studenti, materie”, ha detto il preside Simone Ferraro - che ha offerto un quadro di certezze a chi deve riparare e ricchezza di stimoli agli altri. Il progetto al completo è stato sottoposto a studenti e famiglie ancor prima delle vacanze natalizie per permettere a chi aveva debiti di iscriversi ai corsi, a chi non ne aveva di scegliere due attività alternative da seguire tra le 15 proposte. Ognuno è stato avvisato, ognuno ha potuto organizzarsi e così la frequenza obbligatoria per gli uni e per gli altri ha avuto pieno significato. Grazie alla scelta libera e a classi scomposte - ha proseguito il prof. Ferraro - quei possibili tempi morti si sono trasformati in una opportunità apprezzata dagli studenti che stanno vivendo le attività alternative come veri e propri corsi universitari. I temi scelti vanno dalla linguistica alla musica, dalla conservazione dei libri al teatro, dalla filosofia all’orientamento universitario». Affascina e incuriosisce in particolare, tra le quindici opzioni, il laboratorio di chimica, in lingua latina, su cosmetici e medicinali nell’antica Roma. Obiettivo: scoprire, attraverso lo studio dei testi, i profumi usati da Giulio Cesare. Difficile imbattersi in esperienze del genere nel corso delle attività curriculari. Anche l’appeal degli argomenti proposti ha assicurato la valorizzazione della smart week.