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Segnalazioni Santa Maria del Sile

Chiude anche l’edicola di Santa Maria del Sile: «Fine di un'epoca»

Ha abbassato definitivamente la serranda domenica 31 dicembre 2023 la storica rivendita di giornali di via Sant'Angelo gestita da Andrea Piccinin all’interno del "Bazar Sant'Angelo" di sua mamma Marcellina Bernardini.

Il caso ha voluto che, un mese e mezzo fa, fosse morto anche il primo gestore dell’edicola, Mario Polese, che l’aveva aperta agli inizi degli anni '60. All’epoca il quartiere, nato da poco e cresciuto attorno alla chiesa di Santa Maria del Sile inaugurata nel 1956, era in piena espansione e ricco di piccoli negozi, quasi “un supermercato diffuso”: tre casoini, forner, becher, reojer, Arturo dee scuèe (casalinghi), rivendita scarpe e molto altro. Ora tutte queste piccole attività commerciali, una alla volta, sono state abbattute come birilli dalla concorrenza dei supermercati, che nel quartiere sono due; ma in nessuno di loro si potranno comprare dei giornali. E quand’anche un giorno acquistassero la licenza per venderli non ci sarà un Andrea sorridente e entusiasta che per tutti aveva una parola, un gesto di gentilezza, una battuta scherzosa. «Cerco di fare del mio lavoro un capolavoro / sperando di strappare qualche sorriso», così si presentava su Facebook. Andrea Piccini. Ci sapeva fare. Aveva trasformato il suo punto vendita in un punto d’incontro per tante persone del quartiere, dai bambini agli anziani. Si era inventato il “giornale sospeso”. Distribuiva, oltre al materiale allegato ai giornali, l’editore nazionale Sellerio a fianco della trevigiana “Michael Edizioni”. Con l’edicola sempre aperta nei lunghi mesi della pandemia, spronava le pubbliche autorità a maggiori investimenti per la sanità pubblica come con il manifesto da lui scritto a mano. «Va tutto bene. Respira. / No vax + pro vax + boh vax / uniti / per chiedere investimenti seri, subito, / nella sanità pubblica e territoriale. / Dopo 30 anni di tagli e tante / tasse ce lo meritiamo! / Se la salute è la cosa più importante / saranno comunque soldi ben spesi». Ultimamente aveva anche pubblicato un simpatico video su Facebook spiegando la bellezza del suo lavoro. Domenica sera, ultimo giorno dell'anno, un cartello velato di tristezza informava davanti all’ingresso chiuso dell’edicola che «Oggi purtroppo è l’ultimo giorno in una piccola istituzione. Dedicato a tutti i clienti che con la loro presenza ci hanno accompagnato in questi 15 anni di attività».

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