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Savno e Green Pass: il 15% del personale operativo potrebbe non rientrare al lavoro

Il rischio è quello di disservizi a macchia di leopardo, anche se al momento non ancora del tutto prevedibili né quantificabili

È stato reso noto stamane il presunto numero dei dipendenti Savno che venerdì 15 potrebbero non presentarsi al lavoro in quanto non in possesso del Green Pass. Si tratta del 15% circa del personale operativo, ma il numero potrebbe non essere definitivo in quanto anche altri lavoratori potrebbero decidere all’ultimo di unirsi a chi si asterrà dalle attività di raccolta. Nei giorni scorsi la società, secondo quanto disposto dall’art. 3 del D.L. 139 dell’8/10/21, aveva invitato tutti i dipendenti ad informare il proprio responsabile d’ufficio, con un preavviso di almeno 48 ore, circa l’eventuale mancato possesso della certificazione verde al fine di poter provvedere ad una pronta riorganizzazione dei servizi essenziali di raccolta cercando di limitare i disagi ai cittadini.

Al fine di agevolare il più possibile coloro che ne avessero interesse, inoltre, Savno, con lo spirito di collaborazione che sempre la contraddistingue, aveva stipulato nei giorni scorsi una convenzione con un centro medico dando la possibilità ai lavoratori non vaccinati di effettuare il tampone rapido - a carico del dipendente stesso - con successivo rilascio della certificazione verde. Tuttavia, nonostante tutte le misure attuate, sembra che dal 15 ottobre mancheranno all’appello alcuni lavoratori con la conseguenza di disservizi a macchia di leopardo, anche se al momento non ancora del tutto prevedibili né quantificabili. 

Savno resta comunque pronta a rispondere alle primarie esigenze di igiene del territorio, sospendendo, in base alle necessità, attività accessorie come per esempio la pulizia di caditoie, gli sfalci o la triturazione. “Faremo tutto quanto è in nostro potere per far fronte ad eventuali disagi e garantire la continuità del servizio pubblico essenziale, ha scritto nei giorni scorsi il presidente De Luca ai Sindaci del Bacino Sinistra Piave, ai quali ha lanciato anche un accorato appello per poter far fronte, uniti, alla complessità del periodo: “Chiedo sin d’ora di poter contare anche sulla vostra preziosa collaborazione nel placare eventuali e lecite rimostranze dei cittadini che potrebbero non essere raggiunti dalle raccolte”.

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