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Castelfranco, ritrovate tracce di affreschi durante il restauro delle mura

Il sindaco Stefano Marcon è stato in sopralluogo al cantiere nella giornata di giovedì 1 febbraio. Negli affreschi croci e, a prima vista, il leone marciano (o piume di uccello). Della scoperta è stata informata la Soprintendenza archeologia delle belle arti

Il sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon, ha fatto visita giovedì 1 febbraio al cantiere di restauro del quadrante Nordest delle mura del Castello. Accompagnato dai tecnici dell’Ufficio lavori pubblici del Comune, Marcon ha verificato lo stato di avanzamento dei lavori la cui consegna è prevista nella prossima primavera. L'intervento è curato dal raggruppamento temporaneo di progettisti della società di ingegneria, Foppoli Moretta e Associati e dall'architetto Filippo Antonello ed ha un costo complessivo di 1 milione 290mila euro, finanziati per 880mila euro dal Fondo della Cultura messo a disposizione dal Ministero della Cultura e da 410mila euro da risorse comunali. I lavori che interessano 120 metri del tratto di mura dalla Torre civica alla Torre del Giorgione riguardano il completamento della pulizia delle mura ed il consolidamento del camminamento di ronda che risale al XV secolo con la posa di nuova pavimentazione a ciottolato con mattoni di recupero (proseguendo quanto posto in un intervento degli anni Novanta) e delle balaustre in acciaio, con l’obiettivo di renderlo nel futuro fruibile al pubblico, per una nuova opportunità turistica della città.

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Gli affreschi

Di particolare interesse, durante la pulizia, il ritrovamento di alcuni frammenti di affreschi posti sotto gli archetti dei modiglioni a sostegno del camminamento sommitale, la cui datazione non è ancora stata effettuata e che riportano presumibilmente delle croci ed a prima vista il leone marciano (o piume di uccello). Della scoperta è stata informata la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio che sta seguendo i lavori di restauro. Il Sindaco ha poi raggiunto la sommità della Torre del Giorgione non interessata dai lavori, fruibile per mezzo della scala in legno “dai cento gradini” realizzata nel 1991, per un’inedita visione della Città, dei palazzi del borgo e delle piazze.

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Il commento

«Renderemo presto possibile questa visione inedita della città - spiega Marcon - a tutti i cittadini e quanti vorranno salire e percorre il camminamento ora oggetto dei lavori. Un investimento importante sotto il profilo culturale e turistico, nella nostra visione di una città che cresce, si ammoderna e si apre all’esterno. Plaudo al ritrovamento di queste tracce di affresco che, anche se non potranno essere visibili ai visitatori, impreziosiscono le nostre mura, simbolo della nostra città».

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