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De' Longhi, negli ultimi tre mesi perso il 18% del valore in Borsa

L'azienda crolla dopo l'addio dell'amministratore delegato Massimo Garavaglia: lunedì 20 giugno il titolo ha chiuso in ribasso del 7,11% rispetto a venerdì scorso. Azioni sotto la lente degli analisti

Massimo Garavaglia si è dimesso dal ruolo di amministratore delegato e direttore generale del Gruppo De Longhi. Dal prossimo 31 agosto non sarà più alla guida dell'azienda trevigiana.

Una notizia che, nelle ultime ore, ha fatto letteralmente crollare il titolo in Borsa. Nominato membro del consiglio di amministrazione il 22 aprile 2020, Garavaglia ricopriva anche altre cariche esecutive in varie società del Gruppo. Nato a Rho (Milano) nel 1966, Garavaglia è laureato in Economia all'Università Bocconi di Milano e si è specializzato in Business Management presso rinomate università internazionali. All'origine delle dimissioni ci sarebbero motivi personali, come spiegato dall'azienda in una nota ufficiale. Lunedì 20 giugno, dopo l'addio di Garavaglia, De Longhi ha chiuso in ribasso del 7,11% rispetto a venerdì scorso arrivando a perdere fino al 10% intorno a metà giornata. Un inizio di settimana difficilissimo per il gruppo trevigiano finito sotto la lente degli analisti finanziari che auspicano un successore esterno alla famiglia De' Longhi per il dopo Garavaglia. Un addio improvviso che ha colto di sorpresa azionisti e mercato. Rispetto a tre mesi fa il titolo De' Longhi ha perso il 18% del suo valore. Giuseppe e Fabio De' Longhi restano invece presidente e vicepresidente del gruppo.

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