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Otto marzo, Zaia: «In Veneto cresce l'occupazione femminile stabile»

Il messaggio del Governatore veneto per la Festa della donna: portata a modello la storia della dottoressa Silvia Pini, prima donna primario ortopedico in Veneto e terza in Italia

«Quando non sarà più necessario mettere in luce i progressi ottenuti nel campo delle pari opportunità e della parità di genere vorrà dire che l’impegno speso è stato riconosciuto e non ci si farà più caso. Nel frattempo, registriamo che siamo sulla buona strada per raggiungere quel traguardo: i dati sull’occupazione femminile nel Veneto sono incoraggianti e dimostrano che, sebbene la parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro e del welfare non sia ancora pienamente raggiunta, il 2022 ha registrato un incremento del 17% delle assunzioni di lavoratrici rispetto al 2021».

A dirlo è il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in occasione dell’8 marzo, Festa della donna. Stando ai dati diffusi da Veneto Lavoro, nel settore privato, il totale delle assunzioni femminili in Veneto nel 2022 è stato di 260.482 (nel 2021 era stato di 221.897 e nel 2020 di 177.212). All’inizio del 2023, l’andamento della domanda in rapporto a gennaio 2022 ha interessato in misura maggiore la componente femminile (+7%) rispetto a quella maschile (+4%). Per quanto riguarda le imprese femminili in Veneto, i dati comunicati dalla Cciaa di Venezia Rovigo rilevano una lievissima flessione (-0.1) nel periodo 2019-2022, risultando attive 88.360 ditte, pari al 20,8% del totale delle imprese regionali.

La dottoressa Silvia Pini

Silvia Pini è la prima donna a capo di un reparto di ortopedia in Veneto, la terza in Italia. Ha assunto l'incarico il 1° marzo all'ospedale di Dolo, gestito dall'Ulss 3. «Sogno il giorno in cui questa non sarà più una notizia - è il suo primo commento -. Il giorno in cui, in quanto donna, non devo dimostrare niente a nessuno. Quando le donne perdono tempo a cercare di dimostrare quello che valgono in più rispetto agli uomini, hanno già perso». Secondo Pini «la cosa che manca ora, nella mia branca specialistica, è l'esempio di altre donne ai vertici». E non è d'accordo sul luogo comune secondo cui in ortopedia prevalgano gli uomini perché serve forza fisica. «Penso che non serva sempre, anzi. È fondamentale invece l'ingegno, la giusta leva, calcolare le giuste linee di forza». La sua storia è stata portata a modello dal presidente Zaia che l'ha definita "un simbolo dell'8 Marzo".

Pini è nata a Monza, cresciuta a Mogliano Veneto e vive a Padova. Ama la motocicletta, le immersioni subacquee, lo sci. Scatta foto, scrive racconti e ha recitato per passione. «Mi sono innamorata del corpo umano da bambina, volevo capire com'era - racconta -. E l'ortopedia è una delle branche chirurgiche più vaste: i distretti chirurgici sono tantissimi, riguardano differenti parti del corpo e si può avere a che fare con tutte le età, da quella pediatrica all’ultracentenaria. È una chirurgia funzionale, pragmatica: ad ogni problema si cerca una soluzione pratica». Prima di assumere il nuovo ruolo ha studiato medicina all'università di Padova e, durante la formazione, ha svolto un periodo di attività all'ospedale La Timone di Marsiglia. «I miei interessi e la formazione - aggiunge - sono stati maggiormente rivolti alla protesica di anca e alle revisioni complesse. Dopo aver lavorato per 12 anni all'ospedale di Dolo, dal 2020 al 2023 ho prestato servizio al Cto di Camposampiero, dove ho potuto ulteriormente approfondire le problematiche legate alla traumatologia e, in particolare, gestire interventi di protesizzazione complessi su esiti di fratture di bacino e chirurgia di revisione. Dal primo marzo, con onore, inizio l'avventura ritornando in famiglia come direttrice dell'ortopedia e traumatologia di Dolo».

I commenti

«La festa della donna, oltre a ricordare giustamente le discriminazioni e violenze a cui sono soggette le donne e a celebrare le grandi conquiste professionali, sociali e politiche, deve anche sottolineare la centralità dell’obiettivo indicato dalla Costituzione di giungere ad una completa parità con gli uomini, anche nell’ambito lavorativo - aggiunge il Governatore Zaia -. In linea con questo obiettivo, dal 2017 la Regione ha finanziato 863 progetti di imprenditoria femminile con un sostegno complessivo di oltre 18 milioni di euro. E quest’anno ha previsto l’erogazione di contributi al 30% in conto capitale alle imprese a prevalente o totale partecipazione femminile e alle professioniste, per un totale di 2,3 milioni di euro di cui 500mila euro riservati alle professioniste».

«Mai come oggi la donna è al centro della vita sociale e politica nostro paese dove per la prima volta celebriamo l’8 marzo con una premier donna. Ciò dimostra che molto si si è fatto e si sta facendo per puntare ad una crescita del ruolo di tutto l’universo femminile nella vita di tutti i giorni. La vera partita oggi è quella della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, per poter offrire a tutte le donne pari opportunità nella vita di tutti i giorni e mettere in atto una effettiva parità» conclude l'assessore regionale al lavoro, istruzione, formazione e delega alle pari opportunità, Elena Donazzan.

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