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Lago Film Fest, ecco il programma della XIX edizione del festival

Nove giorni di proiezioni, incontri e masterclass dedicati al cinema del futuro, insieme a un ampio programma di fireworks e focus tematici con ospiti italiani e internazionali tra i quali Lav Diaz, Agathe Bonitzer, Niccolò Falsetti, Cyril Schäublin, Eduardo Williams, Francesco Sossai, Eva Giolo e molti altri. Evento centrale del festival la prima retrospettiva italiana al cinema dedicata al regista filippino Leone d’oro Lav Diaz

Si è tenuta lunedì 26 giugno, la presentazione della diciannovesima edizione di Lago Film Fest, il festival indipendente di cinema di ricerca che si svolge nell’affascinante borgo di Revine Lago e che dal 2005 propone uno sguardo inedito sulle concezioni più contemporanee del cinema internazionale. Presenti Martina Bertelle, vicepresidente della Provincia di Treviso, Vivina Carlet, fondatrice del festival, Carlo Migotto, direttore generale, Alessandro Del Re e Morena Faverin, direttori artistici di Lago Film Fest.

Il festival propone 109 film in concorso, 9 concorsi, 42 paesi rappresentati, di cui 8 anteprime mondiali, 8 anteprime internazionali, 6 anteprime europee, 67 anteprime italiane, 22 regionali selezionate tra più di 3000 film, a cui si aggiungono 91 film fuori concorso divisi in focus, fireworks e proiezioni speciali.

Per nove giorni, dal 21 al 29 luglio il borgo diventa teatro di suggestive proiezioni in riva al lago, incontri, laboratori per adulti e bambini, masterclass e performance a sorpresa tra i suoi vicoli medievali, offrendo al pubblico un’esperienza unica all’insegna di cinema, arte e musica.

Per i suoi diciannove anni, Lago Film Fest conferma la sua identità di “festival internazionale di cinema di ricerca”, con la volontà di mappare le traiettorie dell’arte cinematografica del futuro e diventare la casa dei giovani talenti del cinema mondiale. Lago Film Fest si vuole confermare come uno degli eventi più importanti per il cinema indipendente in Italia e lo fa riaffermando l’importanza della visione condivisa e della ricerca come bussola nel contemporaneo. Un programma che spazia dalla fantascienza cinese contemporanea alla indagine sulla giustizia sociale di Forensic Architecture, passando per l'inedita retrospettiva dedicata a Lav Diaz e agli omaggi a tre giovani autori chiave per il cinema del futuro. L’edizione 2023 del festival sarà la più eclettica della sua quasi ventennale storia e vuole riportare il cinema alla sua dimensione di esperienza collettiva.

Un panorama di Lago

Per l'edizione 2023 sono 109 i film in concorso, tra fiction, documentari e animazioni, selezionati tra oltre 3.000 candidature pervenute da tutto il mondo, suddivisi in 9 concorsi ufficiali: Moving Bodies, Nuovi Segni, Princìpî Award, Regione del Veneto, Concorso Nazionale, Concorso Internazionale, insieme a tre concorsi dedicati ai più piccoli, Unicef Kids e Unicef Teens, Unicef Young Adults e il concorso L.O.S.T. Lago Original Soundtrack alla migliore colonna sonora.

Tutti i film sono proiettati in lingua originale, sottotitolati in italiano. Tra i titoli in concorso si segnalano Natureza Humana di Monica Lima, anteprima nazionale del film vincitore dell’International Film Festival Rotterdam; Remix Remix del Collettivo L’Ambulante, anteprima mondiale del film collettivo girato tra gli altri da Gaetano Crivaro, Riccardo Giacconi e Margherita Pisano; Stasis di Djamel Kerkar, anteprima internazionale del nuovo film di uno dei registi algerini di punta del momento; e un Premio Regione del Veneto che ospita ben 4 anteprime mondiali, film diretti dai giovani registi emergenti Anouk Chambaz, Andrea De Fusco, Giovanna Repetto e del duo Giovanni Benini e Luca Mantovani.

In apertura di festival ci sarà la proiezione fuori concorso di Cuore di Mamma di Francesco Sossai, film inedito in anteprima mondiale del regista bellunese di ritorno dal successo di Cannes. Mentre come film di chiusura festival ci sarà l’anteprima italiana del restauro di O Movimento das Coisas di Manuela Serra, film perduto e recentemente riscoperto su un mondo rurale che va scomparendo, scelto dalla regista Catarina Vasconcelos.

Lago Film Fest si arricchisce inoltre di un’ampia rassegna di proiezioni fuori concorso comprendente proiezioni speciali, focus tematici e curatoriali, fireworks (retrospettive dedicate a giovani autori) e una retrospettiva.

Evento centrale del festival sarà proprio la prima retrospettiva italiana al cinema dedicata al regista filippino, vincitore già del Pardo d’oro e del Leone d’oro alla mostra del cinema di Venezia, Lav Diaz. Il festival infatti ha adibito ex novo una sala cinematografica nel borgo di Lago appositamente dedicata alla proiezione delle opere del cineasta filippino, recuperando uno stabile in disuso e adibendolo a sala di proiezione. I film che faranno parte della retrospettiva saranno 7, dal fluviale Evolution of a Filipino Family, della durata di 11 ore, alla consacrazione avvenuta nel 2014 con il Pardo d’oro per From What is Before.

Lav Diaz sarà presente a Lago Film Fest per introdurre le opere e per incontrare il pubblico del festival in un contesto inedito in Italia nel suo genere.

Lav Diaz

I fireworks sono dedicati a tre giovani filmmaker da tutto il mondo: il regista argentino Eduardo Williams, cineasta proiettato nei più importanti contesti internazionali e annoverato tra i più innovativi registi della sua generazione; la tedesca Helena Wittmann, regista e fotografa, il cui Human Flowers of Flesh dopo l’anteprima a Locarno è stato distribuito in tutto il mondo; lo svizzero Cyril Schäublin, vincitore del premio come miglior regista a Encounters alla Berlinale 2022 per Unrest, ora su Mubi.

Tra i focus tematici si segnala la novità assoluta costituita dallo spazio Frontiers dedicato alle contaminazioni tra cinema e arti contemporanee e quest’anno dedicato allo studio di architettura Forensic Architecture, che con le sue videoinvestigazioni ha affrontato questioni di giustizia sociale con gli strumenti dell’architettura e del cinema documentario. Inoltre a far parte dei focus ci saranno l’importante lavoro di mappatura fatto da Nolitha Refilwe Mkulisi, regista e produttrice sudafricana, sul cinema contemporaneo del Sudafrica; il primo focus in Italia dedicato alla fantascienza cinese contemporanea; un'inedita esplorazione della rappresentazione in immagini in movimento dei sex toys e l’esplorazione dell’animazione contemporanea curata da Raman Djafari, autore di videoclip e animazioni per, tra gli altri, Elton John.

Tra le proiezioni speciali due cortometraggi inediti al cinema di Eva Giolo, videoartista belga conosciuta a livello internazionale per i suoi lavori tra cinema e arte; l’anteprima italiana di Mother Melancholia di Samantha Shay, dance film realizzato con il Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch.

Ampio spazio al dialogo tra cinema e musica con diversi appuntamenti con ospiti d’eccezione quali Davide Favargiotti, David di Donatello al Miglior Suono per Dogman di Matteo Garrone, Enrico Ascoli, importante sound designer e artist attivo sul cortometraggio, l’animazione e installazioni sonore e visive, e Giulia Tagliavia, compositrice con all’attivo importanti colonne sonore tra le quali quella della serie L’Amica Geniale.

Importanti nomi internazionali compongono le giurie di quest’anno, a prevalenza femminile: Agathe Bonitzer, talentuosa attrice francese; Catarina Vasconcelos, cineasta portoghese, Oscar entry per il Portogallo nel 2021; Michelle Carey, critica cinematografica, programmer ed ex direttrice del Melbourne International Film Festival; Giulia Achilli, giovane produttrice italiana per Dugong Films; Samantha Shay, cineasta che ha realizzato importanti dance-video; Mercedes Sader, direttrice del festival uruguagio MACMA; Lavinia Xausa, artista e regista bassanese, già vincitrice di Lago Film Fest nel 2022.

Tra gli italiani in giuria anche Niccolò Falsetti, candidato ai David per miglior opera prima con Margini, Matteo Zoppis, regista del film di successo Re Granchio, anch’esso candidato ai David come miglior opera prima e Francesco Sossai, regista bellunese che ha appena presentato il suo ultimo lavoro Il compleanno di Enrico a Cannes. Grande attenzione è riservata anche agli spettatori del futuro grazie ai concorsi patrocinati dall’Unicef, 32 film per un pubblico diviso in kids e teens, in cui gli stessi bambini voteranno e sceglieranno il film vincitore, a cui si è aggiunto il nuovo concorso Unicef Young Adults, pensato per gli spettatori di domani.

La conferenza stampa-9

Martina Bertelle, vicepresidente della Provincia di Treviso complimentandosi con il team di lavoro, ha posto l’attenzione sull’importanza della manifestazione per il territorio: «Il Lago Film Fest è un caso di successo unico nel suo genere di cui essere molto fieri. Un’occasione per celebrare le eccellenze del cinema e dell’arte in una cornice eccezionale come quella di Revine Lago, io stessa ne sono stata spettatrice in passato».

«Il Lago Film Fest» ha affermato Viviana Carlet, fondatrice di Lago Film Fest «è solo uno dei progetti di Piattaforma Lago che opera tutto l’anno in giro per il mondo come collettivo di ricerca, produzione, divulgazione, ascolto, rilettura e ricostruzione a supporto delle microcomunità. Il festival è un caso di successo in questo senso ed è infatti per Revine Lago un’opportunità di grande ricaduta culturale, economica e turistica. Dal 24 al 29 luglio ospiteremo inoltre un workshop europeo di critica cinematografica, nell’ambito del progetto europeo “The End”, un network di festival con partner da Gemania, Austria, Belgio, Slovenia e Lituania finanziato nell’ambito del programma “Creative Europe – MEDIA”. A Lago coinvolgerà giovani critici da tutta Europa capitanati dal tutor d’eccezione, Leonardo Goi».

In tema di eccezionalità, ha dichiarato Carlo Migotto, direttore generale del Festival: «Il Lago Film Fest è un esempio unico in Europa. Ogni anno, e quest’anno ancora di più, propone una programmazione vastissima che inizia al mattino, con gli incontri e le colazioni con gli artisti, prosegue al pomeriggio con i workshop, le masterclass, i talk, le pop up performance, per arrivare poi alle proiezioni in riva al lago sotto le stelle. Tutta questa offerta oggi è ancora più accessibile grazie ad un biglietto unico di soli 16 euro che permette di avere l’accesso illimitato a tutti e nove i giorni di festival, più tutti i film del concorso in streaming fino al 5 di Agosto. In più, sarà possibile acquistare un abbonamento a vita per Lago Film Fest e garantirsi un posto in prima fila sulle sponde del cinema anfibio più visionario d’Italia».

Il Festival mantiene le sue radici nel territorio ma guarda anche oltreoceano e infatti come sostiene Alessandro Del Re, direttore artistico di Lago Film Fest: «Lago Film Fest si colloca in un contesto internazionale, infatti ospiterà la prima retrospettiva italiana al cinema dedicata al Leone D’Oro Lav Diaz, uno dei registi più importanti del ventunesimo secolo e del cinema filippino, ma allo stesso tempo è molto radicato nel territorio veneto in innumerevoli modi, con i Barefoot Industry Days che richiamano professionisti da tutto il Veneto e quest’anno culmineranno con la premiazione del concorso Princìpî Award, il cui primo premio consentirà ad un giovane regista under 25 di trascorrere sei mesi in residenza a Fabrica a Treviso, o con l’anteprima mondiale il film Cuore di Mamma di Francesco Sossai, giovane e acclamato regista bellunese».

Il Lago Film Fest è un’occasione unica per gli addetti ai lavori, gli appassionati di cinema ma anche per le famiglie e i più piccoli e infatti Morena Faverin, direttrice artistica di Lago Film Fest ha aggiunto: «Il programma del festival si fa sempre più ricco e variegato per tutta la famiglia con il progetto Girini, che è proprio un festival nel festival, e propone attività e proiezioni per bambini e bambine, ragazzi e ragazze, da quest’anno anche per la fascia d’età 15-18 anni spesso dimenticata. Si aggiunge quindi una competizione e una nuova giuria che andrà a giudicare il miglior cortometraggio in competizione. Ai film e al concorso si aggiungono anche focus speciali per tutta la famiglia e workshop che accompagnano il giovane pubblico dal pomeriggio fino alle proiezioni serali».

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